Vino, il 24 ottobre a Milano il Lambruso incontra la cucina cinese

Vino, il 24 ottobre a Milano il Lambruso incontra la cucina cinese

Consorzio: prosegue tour per sperimentare versatilità bollicine emiliane

Milano, 29 set. (askanews) – Prosegue il “Giro del mondo con il Lambrusco”, l’iniziativa che offre l’opportunità di sperimentare la versatilità delle bollicine emiliane con la loro capacità di accompagnare non solo la cucina tradizionale regionale ma anche quella internazionale ed etnica. Dopo la tappa del 19 settembre nel ristorante giapponese Okasan di Roma con il Lambrusco abbinato a cinque portate ispirate ai piatti della tradizione giapponese, il tour arriva il 24 ottobre al Ba Restaurant di Milano.

Qui, in un percorso di sei proposte, le diverse tipologie dei vini Lambrusco Doc, dal frizzante allo spumante, verranno abbinate ai piatti tradizionali della cucina cinese reinterpretati in chiave contemporanea dallo chef. Dopo l’evento inaugurale su invito, anche in questo caso piatti e vini resteranno nella carta del ristorante per tutti i clienti per un intero mese. Le etichette in abbinamento a Milano sono quelle di Ca’ de Medici, Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina Sociale di Gualtieri, Francesco Bellei, Pezzuoli e Venturini Baldini.

“Si tratta di un’iniziativa importante perché ha come obiettivo quello di mostrare le diverse espressioni dei nostri vini e le loro potenzialità a tavola: è proprio grazie alla loro versatilità che le nostre bolle sono apprezzate in tanti Paesi al mondo” ha affermato Claudio Biondi, presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, aggiungendo che “grazie alle numerose varietà appartenenti alle diverse Denominazioni della famiglia dei Lambrusco con le loro specificità, da quelle più ricche di tannini a quelle con un’acidità più spiccata, ai diversi metodi di produzione e alle scelte enologiche dei produttori, i vini Lambrusco Doc possono essere facilmente abbinati non solo ai piatti tradizionali dell’Emilia-Romagna ma anche a specialità delle diverse cucine internazionali”. “E’ per noi fondamentale – conclude Biondi – che vengano comprese le potenzialità di un vino profondamente legato al territorio d’origine ma sempre di più proiettato oltre i confini nazionali, anche dal punto di vista degli abbinamenti in cucina”.

Nato nel gennaio 2021, il Consorzio comprende oggi una settantina di soci che coltivano uve Lambrusco su oltre 10mila ettari tra Modena e Reggio Emilia. L’ente è incaricato della tutela e della promozione di otto Denominazioni: Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc, Lambrusco di Sorbara Doc, Lambrusco Salamino di Santa Croce Doc, Modena Doc, Reggiano Doc, Colli di Scandiano e di Canossa Doc, Reno Doc e Castelfranco Emilia Igt. Nel 2023 sono state prodotte più di 35 mln di bottiglie di Lambrusco Doc, e oltre 100 mln di Lambrusco Emilia Igt.

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