Vino, Ampelaia imbottiglia due nuovi Cru di Cabernet Franc per il 2025
Cantina maremmana approfondisce progetto su suo vitigno di riferimento
Milano, 6 nov. (askanews) – Ampeleia, Cantina biodinamica di Roccatederighi (Grosseto), approfondisce il suo viaggio nel suo vitigno di riferimento, il Cabernet Franc, imbottigliando due nuovi cru che si aggiungono alle sue due referenze in purezza già in commercio, una delle quali, nata dalla vendemmia inaugurale nel 2002, prende il nome dell’azienda, sviluppata da Giovanni Podini con il prezioso apporto della celebre vignaiola Elisabetta Foradori (oggi membro del Cda).
Questi due vini sono frutto di un lavoro di selezione figlio di una profonda conoscenza delle vigne, che mette in luce non solo i differenti terroir ma esalta i singoli filari presenti negli otto ettari di vigneti dove questa varietà internazionale riesce ad esprimersi con notevole e interessante differenza, pur senza perdere la propria identità. L’intuizione è nata dall’osservazione delle (piccole) differenze tra una pianta e l’altra nel vigneto della Rocca, e nel 2019 le uve raccolte dai pochissimi filari selezionati sono state destinate ad una sperimentale vinificazione separata, che ha confermato le loro peculiarità e il loro potenziale, poi ratificato da una consulenza geologica. Sempre secondo quanto spiegato infatti dall’enologo Marco Tait, la differenza sta soprattutto nel terreno che in queste Colline Metallifere, differisce di metro in metro: in alcune zone c’è una maggiore presenza di sasso, meno argilla e un calcare diverso, e persino il microclima riesce a variare, grazie a correnti d’aria che investono un filare e non quello a fianco. Ma il merito di questo patrimonio così ricco è certamente anche del metodo biodinamico che protegge i suoli e salvaguardia la buona salute delle piante in un contesto di grande biodiversità.
L’uscita sul mercato dei nuovi Cru è prevista per settembre 2025, con l’introduzione delle annate 2022: in totale, fra entrambe le etichette non si arriverà a 2.000 bottiglie. Ampelaia conta oggi su 120 ettari di terreno tra i 200 e i 600 metri sul livello del mare nell’Alta Maremma, con 35 ettari di vigneto sparsi tra boschi e prati per “lasciare la natura il più intatta possibile”, secondo il motto “preservare senza alterare”. Dopo la sala degustazione e il wine shop aperti nel 2023, nel maggio scorso l’azienda ha inaugurato “Ampeleia Vini e Cucina”, il nuovo “agri-ristoro” con i piatti della tradizione maremmana.
Varietà di punta, il Franc trova grande sinergia con il terreno argilloso-calcareo di Roccatederighi, che gli dona tanta forza quanta gentilezza. Negli anni, a questo vitigno a bacca nera originario di Bordeaux, si sono affiancate altre varietà: Alicante Nero, Merlot, Mourvèdre, Carignano, Sangiovese, Alicante Bouschet, Trebbiano, Malvasia e Ansonica, parte dei quali danno vita all’icona pop “Unlitro”, blend “conviviale” e portavoce più conosciuto di Ampelaia. Sette le etichette in catalogo, tutte ottenute da fermentazioni spontanee, talvolta con percentuali di grappolo intero, e l’uso esclusivo di vasche di cemento sia per la fermentazione che per l’affinamento.