Vandalismo al Colosseo, la storia arriva anche sul New York Times

Vandalismo al Colosseo, la storia arriva anche sul New York Times

Il quotidiano americano e il patrimonio artistico italiano

Milano, 29 giu. (askanews) – L’occasione è stata offerta da un turista che ha voluto incidere il proprio nome e quello della fidanzata sui muri millenari del Colosseo a Roma: partendo da qui il New York Times ha raccontato i rischi a cui il patrimonio culturale italiano è esposto a causa dei numerosi episodi di vandalismo che si stanno susseguendo. Nell’ultimo caso, poi, l’eco è diventata enorme, perché il video del Colosseo è passato – e ovviamente diventato virale – sul Web.

Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha condannato l’accaduto e ha rilanciato sui social la campagna per identificare l’autore della scritta – “Ivan + Hayley 23/06/23”. “Mobilitazione della stampa internazionale e del Web per rintracciare il responsabile dello scellerato gesto al Colosseo”, ha scritto il ministro su Twitter. L’obiettivo è quello di identificare e sanzionare il vandalo in base alla legge. Il NYT ha sottolineato anche l’inasprimento delle misure prevista per chi danneggia i beni culturali, in particolare in relazione alle azioni degli attivisti climatici, caso che comunque presenta elementi di fondo diversi rispetto, per esempio, ad altri episodi simili a quello del Colosseo, come il lancio di uno scooter elettrico sulla scalinata di Piazza di Spagna (25mila euro di danni, riporta il NYT), che hanno visto i turisti nei panni di quantomeno incuranti fruitori dei luoghi e dei beni artistici italiani.

Il caso di Ivan e del Colosseo però fa più rumore, non solo per la diffusione del video, ma anche perché, come ha detto Alfonsina Russo, direttore del Colosseo, è uno dei primi episodi di questo tipo che avvengono al famosissimo monumento. E il mondo ne parla.

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