Sport equestri, amore e voglia di superare ogni limite
La storia di Enea Ferroni e una nuova sella per il parareiner
Roma, 25 mag. (askanews) – Enea Ferroni, 32 anni, è un parareiner e domani sarà l’ospite speciale dello storico ovale di piazza di Siena, a Roma. Per l’occasione sarà presentata la sella da lui ideata, in collaborazione con FISE e Centro Protesi Inail e grazie al supporto della FISE Toscana. “Un progetto innovativo il cui auspicio, viste le speciali caratteristiche di questa sella, sono quelle di poter consentire a persone con disabilità motoria di valutare la possibilità di montare a cavallo”. Presenzieranno all’evento il ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e il presidente dell’Inail Francesco Bettoni.
La “sella” speciale, realizzata dal Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio, per Enea Ferroni, giovane con grave disabilità motoria, che ha raggiunto, insieme al suo cavallo Apache, il sogno di concretizzare la sua passione per gli Sport Equestri.
“L’attività sportiva costituisce per le persone con disabilità uno strumento formidabile di riabilitazione e di recupero dell’autonomia ai fini del reinserimento sociale” afferma Angelo Andretta direttore del Centro Inail, “Per questo motivo il Centro Protesi è da sempre attento a rilevare le esigenze dei propri assistiti, cercando soluzioni tecniche che possano agevolare la pratica delle varie discipline sportive. In tale contesto è nata la collaborazione con la Federazione italiana Sport Equestri. La convergenza tra la nostra competenza nel campo dell’ortopedia tecnica e l’esperienza di Fise nel campo dell’equitazione, praticata anche da persone con disabilità, consentirà di sviluppare la conoscenza di nuovi dispositivi e nuove tecniche. Confidiamo che quello sviluppato con Enea sia solo il primo di una serie di progetti di successo”.
Un messaggio di speranza e di forza, oltre che di inclusione e integrazione, per lanciare concretamente il “cuore oltre ogni ostacolo”.
“La scienza e la tecnologia ancora una volta ci aiutano a garantire l’accesso a un diritto fondamentale come quello alla pratica sportiva. La storia di Enea è la chiara dimostrazione di come attraverso la volontà, la cooperazione e l’innovazione tecnologica è possibile aprire prospettive impensabili sino a qualche tempo fa. Un progetto straordinario nato dall’iniziativa della FISE e grazie a Inail e al Centro Protesi di Budrio, un’eccellenza a livello internazionale di cui siamo tutti orgogliosi”, è quanto dichiara il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.
Una partecipazione importante è stata quella del ministro per la disabilità Alessandra Locatelli che con grande entusiasmo ha detto: “E’ veramente bellissimo essere qui insieme in questa occasione straordinaria, e avere qui tante persone che provengono da mondi apparentemente molto distanti tra loro, ma uniti dallo stesso obiettivo di migliorare la vita degli altri, e garantire un percorso di autonomia sia nella vita quotidiana che nella dimensione sportiva. E tu Enea sei veramente un campione, e tante persone credono in te!”.
“Per me – ha spiegato Enea Ferroni – rinascita significa il manifestarsi di una nuova forma di vita o di attività. Io con i cavalli ho trovato un nuovo me stesso e non intendo fermarmi ma, al contrario, sfidare pregiudizi e stereotipi per permettere a me stesso e a chi vive nella disabilità di poter vivere le proprie aspirazioni e realizzarsi professionalmente”.
Con questa premessa, Ferroni traccia le basi di un percorso condiviso con il presidente federale Marco Di Paola e con il presidente FISE Toscana Stefano Serni.
L’obiettivo di questa edizione del 90° CSIO di Roma Piazza di Siena è anche quello di proseguire, aggiunge il presidente della Fise Marco Di Paola, “un percorso di sperimentazione e l’innovazione della cultura equestre attraverso la relazione con il cavallo che, sempre più, rappresenta una vera ed effettiva “inclusione” per le persone con disabilità. Questo è il secolo del “cavallo terapeuta” e questa iniziativa vuole evidenziare un altro piccolo passo, un altro tassello che, da parte della Federazione Italiana Sport Equestri,a rappresentare forte volontà e sensibilità nel comprendere ed esaudire esigenze e sogni di persone con fragilità”.
Enea Ferroni ha trentadue anni, vive a Reggio Emilia ed è laureato in Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Riproduzioni A nimali con curriculum in Scienze Equine presso l’Università di Parma. È salito in sella all’età di 18 anni, nonostante il parere contrario degli esperti. Prima sul somaro e poi a cavallo, ha intrapreso gli studi della Doma Parelli per raggiungere una maggiore sintonia con il cavallo. Forte del suo percorso di studi universitari e della sua passione per il cavallo, il suo sogno è poter realizzare il progetto sviluppato nella tesi di laurea di un maneggio tutto automatizzato da mettere a disposizione di persone disabili affinché quella che oggi rappresenta una nemica – la disabilità – si trasformi in amica.