Siria, Msf: Segni tortura detenuti. Bimbo 8anni in carcere con madre

Siria, Msf: Segni tortura detenuti. Bimbo 8anni in carcere con madre

“Non sa cosa sia un albero o un biscotto”

Milano, 14 dic. (askanews) – “Segni di tortura tra ex detenuti. Un bambino in carcere con la madre non sa cosa sia un albero o un biscotto”. Le équipe di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno ricevuto nell’ospedale di Idlib pazienti che erano stati detenuti e imprigionati a Damasco e in altre zone della Siria. MSF non ha accesso a Damasco, ma questi pazienti sono stati indirizzati a MSF da un’altra organizzazione.

Le équipe mediche di MSF stanno fornendo le cure necessarie per aiutarli a riprendersi. “Abbiamo in cura un’ex detenuta che trascorso 8 anni nella prigione di Sednaya. Oggi ha 27 anni. È entrata in prigione con suo figlio che all’epoca aveva 3 mesi, oggi ha 8 anni. Il bambino non sa cosa sia un biscotto, un albero o un uccello, nemmeno un giocattolo con cui giocare. Non sa leggere né scrivere. Ha visto sua madre subire abusi fisici e sessuali. È stato davvero difficile parlare con lui” raccontano Omar al Omar, responsabile delle attività di salute mentale di MSF a Idlib, e Bilal Mahmood Alsarakibi, responsabile medico di MSF.

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