San Daniele Dop: nel 2023 prodotti 2,5 mln prosciutti, export sale al 19%

San Daniele Dop: nel 2023 prodotti 2,5 mln prosciutti, export sale al 19%

Erano 2,7 mln l’anno prima, pre-affettato cresce dell’1%

Milano, 27 feb. (askanews) – Nel 2023 sono stati oltre 2,5 milioni i prosciutti San Daniele Dop prodotti, in calo rispetto ai 2,67 milioni dell’anno prima, mentre l’export ha segnato una crescita di due punti al 19% delle vendite totali. Il fatturato totale, derivante dalle attività di produzione e distribuzione, si mantiene a 360 milioni di euro, un lieve incremento sotto il 3% rispetto ai 350 milioni del 2022, dopo il +14% rilevato nel 2021. Il numero di vaschette di pre-affettato invece si ferma sopra i 21,3 milioni di confezioni certificate, sostanzialmente stabili rispetto a un anno prima. Sono i dati diffusi dal Consorzio di tutela della Dopo sul 2023.

La produzione della Dop, nell’anno da poco concluso, è stata di 2,59 milioni di cosce prodotte nei 31 stabilimenti produttivi, collocati all’interno della città di San Daniele del Friuli, provenienti dai 3.510 allevamenti certificati situati in dieci regioni del Centro-nord Italia e conferite dai 44 macelli della filiera Dop.

La quota di export registra una crescita e si attesta al 19% rispetto alle vendite totali dell’anno con circa 3 milioni di chilogrammi indirizzati al mercato extra Italia. Il 55% delle quote totali di export è stato destinato all’Unione Europea, mentre il restante 45% è stato esportato in Paesi terzi.

I Paesi che detengono la quota più rilevante per l’esportazione del prosciutto di San Daniele Dop si confermano in ordine di volumi: Francia, Stati Uniti, Australia, Germania e Belgio. Gli altri principali mercati esteri di destinazione sono Svizzera, Austria, Regno Unito, Lussemburgo e Canada. Nel 2023 si registrano ottime performance, in ordine di volume esportato, per Stati Uniti (+11%), Australia (+7%), Regno Unito (+30%) e Repubblica Ceca (+18%).

Il numero di vaschette di Prosciutto di San Daniele pre-affettato ha superato i 21,3 milioni di confezioni certificate, pari a 407 mila prosciutti (+1% rispetto all’anno precedente), per un totale di oltre 2 milioni di chilogrammi, confermandosi come una tendenza consolidata in linea con le nuove modalità di consumo.

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