Raid dell’esercito di Israele a Jenin: almeno 7 morti e 10 feriti
Operazione contro “infrastrutture terroristiche” palestinesi
Roma, 3 lug. (askanews) – E’ salito ad almeno 7 morti il bilancio dell’operazione delle forze di sicurezza israeliane iniziata durante la notte nella città di Jenin, in Cisgiordania: lo ha reso noto l’esercito dello Stato ebraico. Secondo il ministero della Salute palestinese, il bilancio comprenderebbe anche 10 feriti.
Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno dichiarato che stanno “colpendo le infrastrutture terroristiche nell’area di Jenin”. L’IDF ha affermato che le forze di sicurezza israeliane hanno attaccato il quartier generale utilizzato dai militanti locali a Jenin per pianificare attacchi terroristici contro Israele. Il quartier generale ospiterebbe anche un magazzino per lo stoccaggio di armi ed esplosivi, ha detto l’esercito israeliano. L’IDF ha dichiarato che sta conducendo un “ampio sforzo antiterrorismo in tutta la città e nel campo profughi di Jenin”. Tra i siti presi di mira negli attacchi c’è un quartier generale congiunto che sarebbe utilizzato dalle fazioni palestinesi a Jenin come posto di osservazione, luogo di ritrovo per terroristi armati, deposito di armi ed esplosivi e centro di contatto e comunicazione per gli agenti, secondo un comunicato congiunto dell’IDF e dello Shin Bet.
Il quartier generale sarebbe stato utilizzato anche per dare rifugio ai terroristi in fuga.
Al momento, riferisce il Jerusalem Post, non esiste una tempistica chiara per la durata dell’operazione, secondo l’IDF. Il primo ministro Benjamin Netanyahu intanto sta ricevendo aggiornamenti costanti.”Jenin è diventata una città santuario per gli agenti terroristici, e le notizie di intelligence raccolte hanno indicato che c’è uno sforzo da parte dell’Iran e dei suoi delegati, Hamas e Jihad islamica, di trasferire molto denaro e armi ai terroristi”, ha spiegato il consigliere per la Sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi a una commissione della Knesset.
“L’IDF e le forze di sicurezza stanno ora lavorando per attaccare agenti terroristici, laboratori di esplosivi e centri di produzione di razzi, sulla base di informazioni accurate e di alta qualità, e con l’obiettivo di evitare di danneggiare il più possibile coloro che non sono coinvolti. Truppe del Commando brigata, paracadutisti e militari del Golan prendono parte all’operazione”, ha aggiunto Hanegbi.