Mutti: no a nuova spirale inflativa ma vero rischio si chiama energia
Presidente Centromarca: affrontare problema senza ideologie vetuste
Milano, 12 dic. (askanews) – “Non possiamo pensare di ricadere in una spirale inflazionistica che danneggia a partire dal consumatore, l’industria, la distribuzione e tutte le filiere. Non vogliamo una nuova spirale inflativa che ha danneggiato tutti, dobbiamo tenerla sotto controllo ma dobbiamo capire che non è una dinamica industriale o di consumi deboli che sta alimentando questo rischio ma è una voce che si chiama energia”. A dirlo il presidente di Centromarca, Francesco Mutti, in occasione di un incontro con la stampa a Milano. “Dobbiamo comprendere da dove arrivano i nostri problemi e affrontarli in modo sistemico e sistematico abbandonando ideologie vetuste” ha aggiunto sottolineando che “Anche quando si fa una grande qualità occorre fare una grande attenzione ai costi: la qualità non è disgiunta dai costi, per questo l’efficienza deve essere ricercata dal punto di vista energetico”.
Le aziende di marca, ha spiegato poi Mutti, rispondendo ai giornalisti, stanno alzando “un muro molto forte per non scaricare a valle i costi che appaiono più temporanei. Quando c’è una ipotesi di consolidamento non si può fare altrimenti”. “Senz’altro – ha poi ricordato citando due materie prime che hanno toccato negli ultimi mesi nuovi massimi – la filiera del cacao e del caffè sono estremamente rilevanti ma sarei molto più preoccupato dell’aspetto energetico perchè senza sminuire il resto, ma se l’energia aumenta in modo importante ce lo ritroviamo sul 99% del carrello della spesa”.