Meloni: Israele ha diritto alla difesa in linea con il diritto internazionale

Meloni: Israele ha diritto alla difesa in linea con il diritto internazionale

Premier in Senato: Israele ha diritto alla difesa in linea con il diritto internazionale

Roma, 25 ott. (askanews) – “La crisi in Medio Oriente, neanche a dirlo, ci riguarda direttamente. Riguarda l’Italia, riguarda l`Europa, riguarda l`Occidente. Non solo per le conseguenze che potrebbe creare, ma anche perché un mondo nel quale saltano non solo il diritto internazionale ma anche le più elementari regole di convivenza tra Stati e popoli, è un mondo che rischia di piombare nel caos. È quello che il Governo italiano sostiene fin dall`inizio con la guerra d`aggressione della Russia all`Ucraina ed è quello che ribadiamo anche oggi in quest`Aula: un mondo in cui non esistono più linee rosse invalicabili è un mondo meno sicuro e meno giusto per ciascuno di noi, non solo per gli Statie i popoli direttamente coinvolti nei conflitti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni in
Senato in vista del Consiglio europeo.

Poco prima aveva detto che “non devono esserci dubbi nel sostenere il diritto di Israele a esistere e a difendere i propri cittadini e i propri confini, in linea con il diritto internazionale”.

“Non può esserci nessuna ambiguità nel condannare nel modo più fermo i crimini dei quali Hamas si è reso responsabile; non può esserci nessun distinguo sulla condanna ad ogni forma di antisemitismo, compresa quella di matrice islamica e quella che viene camuffata da avversione allo Stato d’Israele”. “Siamo molto preoccupati dalle conseguenze che il conflitto scatenato da Hamas sta avendo, in particolare sulla popolazione civile palestinese, e dal conflitto su larga scala che ne può generare”.

“Considero vitale il dialogo con paesi arabi e musulmani – ha proseguito Meloni -, in cui l’Italia svolge tradizionalmente il ruolo di ponte”, bisogna “impedire la trappola di una guerra di civiltà che avrebbe conseguenze inimmaginabili. Sono convinta che le telecamere montate sui miliziani di Hamas avessero un obiettivo preciso: non la causa del popolo palestinese che invece viene calpestata ma procurare un conflitto molto più estero che portasse Israele ad attaccare Gaza” provocando “un fossato incolmabile con i Paesi arabi”.

“La reazione di uno Stato non può mai essere motivata da desiderio di vendetta” e sono “fiduciosa” che questo sia l’atteggiamento di Israele.

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