Legge marziale in Sudcorea, proteste di fronte al parlamento a Seoul

Legge marziale in Sudcorea, proteste di fronte al parlamento a Seoul

Presidente parlamento convoca sessione

Roma, 3 dic. (askanews) – Proteste a Seoul, dopo che il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha proclamato la legge marziale, dopo 44 anni dall’ultima volta in cui questo strumento era stato utilizzato. Una folla si è riunita davanti all’Assemblea nazionale a Seoul, scandendo slogan contro la legge marziale, mentre la polizia sbarra le porte dell’edificio.

Le immagini mostrano tensioni tra gli agenti e i cittadini che si sono riuniti di fronte all’Assemblea nazionale.

Il presidente dell’Assemblea nazionale sudcoreana Woo Won-shik, affiliato al Partito democratico, ha annunciato oggi la convocazione immediata di una sessione plenaria, in risposta alla dichiarazione di legge marziale d’emergenza da parte del presidente Yoon Suk-yeol per la prima volta dopo 44 anni.

Durante una conferenza stampa d’emergenza, Woo ha dichiarato: “L’Assemblea nazionale risponderà adeguatamente secondo le procedure costituzionali”. Ha inoltre sottolineato che “se i legislatori si riuniscono e tengono un’assemblea, ciò equivale al parlamento”, aggiungendo che “non vi è alcuna limitazione nel definire il luogo dell’Assemblea nazionale”. Questa precisazione è una risposta al fatto che la polizia, dopo l’annuncio del presidente, ha bloccato gli ingressi dell’Assemblea nazionale.

Secondo la Costituzione sudcoreana, la legge marziale deve essere revocata immediatamente se la maggioranza dei parlamentari registrati vota per annullare l’ordine.

L’Assemblea nazionale ha una maggioranza contraria al presidente. Inoltre, anche il numero del partito di provenienza di Yoon, il Partito del potere del popolo, ha dichiarato che la decisione del presidente è stata “sbagliata”.

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