Intesa Sp-Centro Einaudi: in 2024 per 65% investitori sicurezza è priorità
Cala il grado diversificazione dei portafogli, mentre si allunga l’orizzonte temporale degli investimenti
Nell’anno 2024, gli investitori danno priorità alla sicurezza, con il 65% che la identifica come l’aspetto più importante su cui concentrarsi quando si effettuano investimenti. Dopo la sicurezza, la liquidità si classifica come il secondo fattore più significativo. Si nota un calo evidente nel grado di diversificazione del portafoglio, mentre l’orizzonte temporale di investimento si sta estendendo.
Queste dati emergono dall’indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2024 di Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi.
Il 95% delle persone intervistate afferma di godere di indipendenza finanziaria, anche se emergono notevoli differenze in base a genere, livello di istruzione, professione e fasce di età.
Malgrado le incertezze di carattere geopolitico, il 59,4% dichiara di aver effettuato risparmi nell’anno precedente all’indagine, registrando una netta crescita rispetto al 53,5% del 2022 e al 54,7% del 2023. Diminuisce lievemente la quota media di reddito risparmiata (11%, da 12,6%).
Dopo un 2023 caratterizzato da un rinnovato interesse da parte degli italiani nei confronti delle questioni economiche e finanziarie, i dati relativi al 2024 ritornano a livelli storici, con il 30% degli intervistati che si definisce “per niente interessato” agli argomenti di economia e finanza.
Gli immobili rappresentano il 63% del patrimonio medio del campione analizzato. Aumenta la percentuale di giovani possidenti, che raggiunge il 60% rispetto al 49,2% del 2023. Per coloro che hanno acquistato attraverso un mutuo, continua a scendere il rapporto rata/reddito (17,3%, dal 19% circa del 2022).
Le adesioni alla previdenza complementare rimangono limitate, ma si registra un incremento nelle sottoscrizioni tra i giovani. Crescono anche le polizze per la copertura delle spese sanitarie, passando dal 14% al 17% del campione.
In un contesto di complessità, la banca si conferma il consulente maggiormente apprezzato: raccoglie oltre il 60% delle menzioni in tutte le fasce di età, con punte superiori ai due terzi tra gli intervistati di età compresa fra 45 e 64 anni.
Tra il 2023 e il 2024, aumenta l’orientamento delle famiglie italiane verso le obbligazioni: la loro quota nei portafogli passa dal 28% al 34%. Diminuisce, invece, la percentuale di chi investe in azioni (da 6% a 5,6%). Gli investimenti alternativi suscitano un interesse limitato: i metalli preziosi rimangono la scelta più popolare, seguiti dagli investimenti etici e quelli ESG.
Giovanni Lombardi Stronati
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