In aula Senato prosegue esame legge delegazione Ue, bocciato salario minimo

In aula Senato prosegue esame legge delegazione Ue, bocciato salario minimo

Iv vota no con la maggioranza

Roma, 14 feb. (askanews) – Prosegue in aula al Senato l’esame della legge di delegazione europea 2022-2023, il provvedimento che contiene la norma – ribattezzata dal sindacato dei giornalisti “legge bavaglio” – che vieta la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare.

L’Assemblea ha bocciato finora tutti gli emendamenti, compresi i soppressivi della norma bavaglio, e – questa mattina – l’emendamento di Pd, M5s, Avs e Azione che puntava all’introduzione di un salario minimo. I sì sono stati 54, i no 87, gli astenuti 6. Italia Viva ha votato contro, come annunciato da Enrico Borghi, che ha citato una frase dell’ex ministro del Lavoro Andrea Orlando: “Il salario minimo indebolisce i lavoratori, non li rinforza”.

“Sostenere che con questo governo i salari si sono impoveriti – ha detto il capogruppo della Lega, Massimiliano Romeo, in Aula – si scontra con la realtà: di fatto col taglio del cuneo fiscale abbiamo innalzato in manovra i salari. Abbiamo rinnovato i contratti della scuola, aumentato i salari del pubblico impiego”.

A sostenere il no all’emendamento sul salario minimo contestando i dati sull’abbassamento dei salari anche il presidente della commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, Francesco Zaffini (Fdi), che ha ricordato come “il 97% della contrattazione collettiva è stata firmata e sottoscritta quantomeno da Cgil, Cisl e Uil”.

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