Import cereali in aumento in quantità e valore in primo 8 mesi
In calo in quantità le esportazioni, ma aumentano in valore
Roma, 17 nov. (askanews) – Importazioni di cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi otto mesi del 2023 in aumento sia nelle quantità di 852.000 tonnellate (+6,0%), sia nei valori di 341,7 milioni di euro (+5,6%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le esportazioni dall’Italia invece sono risultate in diminuzione nelle quantità di 361.000 tonnellate (-10,9%) ed in aumento nei valori di 150,1 milioni di euro (+4%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono i dati forniti da Anacer, l’associazione nazionale cerealisti italiani.
L’incremento delle quantità importate è dovuto principalmente al frumento (+1,1 milioni di tonnellate, di cui +346.000 t di grano tenero e +800.000 t di grano duro). Risultano in calo invece gli arrivi degli altri cereali in granella, in particolare di mais (-173.000 t, pari a -3,9%). Il riso diminuisce di 68.000 tonnellate nelle quantità (-23%) e di 20,8 milioni di euro nei valori (-8,9%). Nel settore dei semi oleosi e proteici si registrano in aumento le quantità importate sia dei semi e frutti oleosi (+69.000 t), sia delle farine proteiche (+7.900 t).
La riduzione delle quantità esportate si deve alle minori vendite all’estero di grano duro in granella (-225.000 t), dei prodotti trasformati (-118.000 t) e della pasta (-62.000 t). L’export di riso risulta sostanzialmente stabile con oltre 450.000 t vendute all’estero. L’incremento dei valori in esportazione è dovuto principalmente al riso (+112 milioni di euro, pari a +22,5%), alla pasta alimentare (+93,3 milioni di euro, pari a +4,8%) ed ai mangimi a base di cereali (+53,8 milioni di euro, pari a +12,8%).