Il paesaggio entra nei criteri di valutazione e descrizione del vino

Il paesaggio entra nei criteri di valutazione e descrizione del vino

Intesa tra l’Ais e la cattedra Unesco dell’Università di Firenze

Milano, 15 mar. (askanews) – “Promuovere il ruolo del paesaggio nella comunicazione dei sommelier e all’interno dei criteri di valutazione e descrizione di un vino al fine di adottare azioni e strategie per migliorare la competitività del settore vitivinicolo italiano a livello globale, nonché di valorizzare quei territori che hanno saputo sapientemente coniugare qualità della produzione viticola e qualità del paesaggio”. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra l’Associazione italiana sommelier (Ais) e la Cattedra Unesco “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” dell’Università di Firenze.

L’accordo, della durata di tre anni, è stato sottoscritto il 14 marzo nella sede del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste a Roma, e impegna la storica associazione di sommellerie e la cattedra Unesco anche “a sostenere progetti e iniziative comuni che promuovano il paesaggio e la cultura enogastronomica”.

“Un protocollo estremamente importante perché rappresenta un ulteriore passo avanti che valorizza tutto il sistema del vino” ha commentato il sottosegretario all’Agricoltura, Giacomo La Pietra, aggiungendo che “con la firma del protocollo possiamo ampliare la conoscenza delle nostre tradizioni agroalimentari e del vino, che è un prodotto di eccellenza. Inoltre – ha concluso – lavoriamo con i sommelier per avere un riconoscimento più formale della loro posizione e dare sempre più una mano al comparto”.

“Verificare se le peculiarità di un paesaggio possono davvero condizionare le sensazioni organolettiche di un vino è per noi è una grandissima sfida e può rappresentare una nuova frontiera” ha dichiarato il presidente dell’Ais, Sandro Camilli, evidenziando che “siamo i primi al mondo a proporre una degustazione diversa” e che “non esiste altro Paese al mondo che abbia paesaggi come l’Italia all’interno dei quali vi sono viticoltori che, coltivando la vite, tirano fuori eccellenze straordinarie”.

“Questa iniziativa è da considerare un punto da cui partire per gettare sul piatto della competitività del settore vitivinicolo la straordinaria risorsa rappresentata dai paesaggi italiani” ha affermato Mauro Agnoletti titolare della Cattedra Unesco dell’ateneo fiorentino e vicepresidente dell’Associazione internazionale di ecologia del paesaggio (Iale), secondo cui “occorre fare in modo che le qualità uniche del Belpaese unite all’eccellenza del prodotto vinicolo diano una possibilità ulteriore di competere con i diretti avversari”. “Puntiamo a inserire nei Disciplinari e nella valutazione dei vini tutti quegli elementi del paesaggio che possono arricchire i criteri di degustazione del prodotto” ha precisato il docente, sottolineando che “alla scheda tecnica di un vino corrisponde la descrizione del paesaggio dove viene prodotto, e la formazione e le competenze dei sommelier possono concretamente contribuire a valorizzare i nostri paesaggi”.

Sulla neonata collaborazione ha espresso il proprio plauso anche il presidente di Città del Vino, Angelo Radica, intervenuto alla cerimonia. “Il paesaggio è intimamente legato alla mission della nostra associazione, apprezziamo per questo che i sommelier di Ais sentano la necessità di arricchire con questo tema la propria comunicazione”.

La cattedra Unesco “Paesaggi del Patrimonio Agricolo”, istituita nel 2022 tramite un accordo fra Università degli Studi di Firenze e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, svolge attività di didattica, ricerca e comunicazione in merito ai valori espressi dai paesaggi del patrimonio agricolo mondiale. L’istituzione della Cattedra è stata sostenuta da 11 istituzioni nazionali ed internazionali; attualmente svolge il ruolo di presidenza del comitato scientifico e segreteria scientifica dell’Associazione paesaggi rurali di interesse storico (Pris).

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