Ichnusa, un murale racconta il risveglio della Sardegna

Ichnusa, un murale racconta il risveglio della Sardegna

Il birrificio sardo sostiene la Galleria del sale a Cagliari

Milano, 17 mag. (askanews) – La vivacità dei murales irrompe dal grigio del cemento incombente su una natura che pure continua a scorrergli di fianco. Dalle pareti scrostate il tratto di artisti, locali e internazionali, richiama chi passa per caso o chi per scelta a deciso di andarlo ad ascoltare. E interroga, invita alla riflessione e, semmai, all’impegno. Perché la Galleria del Sale di Cagliari, lungo la via che collega il lungomare al parco di Molentargius, è un percorso di arte pubblica dove si avverte l’urgenza dell’impegno civile, della necessità di cura del bene comune, nel solco di quella tradizione del muralismo che in Sardegna ha oltre mezzo secolo di storia.

A questo progetto di riqualificazione urbana attraverso la street art, nato nel 2014 per iniziativa dell’associazione Urban center, ora ha deciso di dare il suo supporto Ichnusa, marchio storico della birra sarda, che a pochi chilometri da qui, ad Assemini, ha da sempre il suo cuore operativo. Lo farà sostenendo le attività di manutenzione e cura dell’area per i prossimi tre anni, contribuendo a tutelare le 50 e più opere esposte quotidianamente all’aggressione del tempo e dell’uomo. E a testimonianza di questo impegno ha scelto di realizzare anche un murale, dal titolo evocativo “Risvegli”o, associato, come riporta la firma in calce, all’ultima nata in casa Ichnusa, Ambra limpida.

Affidandosi alla creatività dell’artista Mauro Patta, infatti, il birrificio, oggi di proprietà di Heineken, ha raccontato su uno dei muri della Galleria del sale il suo impegno per la riforestazione (10mila piante in 3 anni) delle aree dell’isola colpite da incendi e dissesto idrogeologico, un progetto avviato nel 2022 in collaborazione con Legambiente e AzzeroCO2. Realizzata nella scala dei grigi, l’opera ritrae un uomo, che simboleggia idealmente tutte le persone del birrificio, che afferra un fusto di birra, “vaso” per un piccolo arbusto: la sua è l’unica macchia di colore (insieme a quella dell’acqua) su una parete di sei metri per otto a indicare la rinascita del territorio dopo le devastazioni provocate da incendi e disastri climatici.

“Abbiamo scelto questo luogo per raccontare ancora una volta il legame del birrificio con il territorio che è per noi un orgoglio – ha detto in occasione del disvelamento dell’opera Matteo Borocci, direttore del birrificio – in questo museo i muralisti hanno la possibilità di esprimere la loro arte ma è anche un luogo di scambio culturale per questa zona”.

Ecco allora che, passeggiando lungo la galleria, tra i piloni dei cavalcavia e lo scheletro dello storico stadio Sant’Elia, una donna, in bianco e nero, seduta su un’altalena di foglie verdi prossime a cadere, ci ricorda che non c’è più tempo da perdere. Mentre poco più avanti un buio borgo agricolo eroso da strani insetti bianchi ci invita a ridurre i bisogni indotti. Poco prima, la faccia di un ippopotamo accigliato “sputava” bolle colorate come le microplastiche che soffocano i nostri mari.

“Quello della Galleria del sale è un progetto molto apprezzato dai cagliaritani che lo vivono sia per passeggiate culturali che per fare sport, andare in bicicletta o in canoa – ha detto Daniele Gregorini, curatore della Galleria e direttore artistico di Urban Center – Il progetto durerà almeno per i prossimi tre anni grazie al supporto di Ichnusa, il cui contributo ci fa particolare piacere perchè è il primo esempio di una azienda che si avvicina a questo mondo, alla Galleria del sale, ma anche all’arte pubblica in generale. In questo modo Galleria del sale si mantiene viva e insieme, tiene in vita anche l’idea di arte come vera res publica”.

“Da sardo ho molto a cuore il tema della riforestazione e credo sia molto importante quello che fa Ichnusa perchè il muralismo può dare il suo contributo nella sensibilizzazione a questi temi – ha affermato l’artista – per la realizzazione di questo lavoro ho impiegato circa 7-8 giorni ma dietro c’è una lunga preparazione. Prima c’è il sopralluogo, si sceglie il tema col committente e poi io realizzo l’opera in digitale, Solo quando si raggiunge la bozza giusta, procedo con la realizzazione sul muro attraverso una tecnica antica che è quella del grigliato”.

Il murale realizzato da Patta per Ichnusa è stato anche inserito tra le opere dell’iniziativa dell’associazione Farmacia Politica “100 muri, 100 murales”, che punta sul muralismo per riqualificare zone urbane e colorare la Sardegna richiamandone paesaggi, tradizioni e cultura.

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