Confeuro: oramai è allarme siccità, serve riforma strutturale
Accelerare anche sui progetti previsti dal Pnrr
Roma, 25 giu. (askanews) – In attesa che in Italia si realizzino i progetti previsti dal Pnrr, “per i quali auspichiamo una forte accelerazione, è improcrastinabile coinvolgere di più i consorzi di bonifica per rendere più diffuse le modalità di irrigazione di precisione e strumenti di difesa del suolo. Al momento l’uso di tecnologie sembra essere la strada obbligata al fine di gestire il consumo di acqua nel settore agroalimentare”. Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.
Confeuro sta seguendo “con molta attenzione” quanto sta accadendo in alcuni territori regionali del sud Italia, e non solo, minacciati dalla siccità. Le temperature record raggiunte in questi mesi in Italia, infatti, sono state accompagnate da una grande carenza di precipitazioni, con poca neve e una quasi totale assenza di piogge. Una situazione meteorologica che ha portato e sta portando visibili criticità al comparto zootecnico e agricolo del nostro paese: problemi nella produzione olivicola e cerealicola, trebbiatura a singhiozzo, carenza di riverse idriche, raccolti a rischio.
“Un vero e proprio allarme rosso, quello causato dalla siccità, che rischia di avere conseguenze economiche e produttive disastrose per piccole e medie aziende. È chiaro – sottolinea Tirso – ed evidente, dunque, che da parte del governo nazionale e dal Masaf servono provvedimenti urgenti e investimenti maggiormente corposi al fine di alleggerire un contesto di una gravida inaudita, non degno per una nazione come la nostra che si definisce moderna, e che richiede interventi risolutivi sia nel breve che nel lungo periodo. In tal senso, è necessaria una riqualificazione infrastrutturale”.