Comuni del Piacentino chiedono cabina di pronto intervento

Comuni del Piacentino chiedono cabina di pronto intervento

Per fermarla è una corsa contro il tempo

Roma, 22 feb. (askanews) – È una corsa contro il tempo quella in corso sul territorio piacentino contro la Psa. Una battaglia che nei giorni scorsi ha visto una richiesta di intervento alle istituzioni sottoscritta da una cinquantina di suinicoltori del territorio, secondo quanto reso noto da Confagricoltura Piacenza.

“La situazione è gravissima – rimarca l’associazione degli imprenditori agricoli – tant’è che in queste stesse ore i Comuni piacentini hanno scritto alla Provincia di Piacenza per istituire subito una cabina di regia che possa coordinare una sorta di pronto intervento. Parallelamente la Regione Emilia-Romagna ha chiesto al Governo di istituire lo stato di Calamità”.

“Dobbiamo fare tutto il possibile e subito – spiega Giovanna Parmigiani, presidente della sezione di prodotto suinicola di Confagricoltura Piacenza e componente di Giunta nazionale dell’Associazione – C’è in gioco tutto il settore suinicolo, dai nostri allevamenti alle nostre tre Dop, con le famiglie legate economicamente alla sorte del settore, per arrivare fino alle cose meno importanti, come le scampagnate in quota, i percorsi eno-gastronomici, la raccolta funghi e le feste all’aria aperta”.

“Tra le richieste nella lettera di noi suinicoltori – ricorda Parmigiani – c’era la proposta di decretare lo stato calamità – emergenza da parte della Regione. Siamo stati ascoltati. Ora speriamo che venga recepito immediatamente anche l’appello dei Comuni”.

“Abbiamo appreso di casi di esemplari rinvenuti nei nostri monti – scrivono i sindaci piacentini appellandosi alla presidente della Provincia – e delle conseguenze che ciò sta causando a diversi livelli. Le attività suinicole riferiscono di un’improvvisa decrescita del prezzo di vendita dei suini, mentre il commercio al dettaglio comunica una sensibile diminuzione del volume di acquisto delle carni suine per il consumo domestico. Tutto questo, è evidente, rischia di produrre, sul medio e lungo periodo, conseguenze potenzialmente irreversibili per l’allevamento e più in generale l’economia piacentina”.

Per questo i Comuni chiedono la costituzione di una cabina di regia unica per la gestione dell’emergenza PSA, “avente competenza sul territorio provinciale, formata dai rappresentanti dei seguenti Enti e Organi: Provincia di Piacenza e Polizia Provinciale, rappresentanza dei sindaci, associazioni sindacali agricole, associazioni venatorie, ATC, rappresentanti delle associazioni del settore lavorazioni carni”.

“Sottoscriviamo ogni riga della richiesta dei Sindaci che ringraziamo – conclude Parmigiani – se non annientiamo la Psa sarà lei a distruggere noi: o entrando in allevamento aggirando comunque i nostri rigorosi protocolli di biosicurezza rafforzata o uccidendo la filiera con le speculazioni in corso”.

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