Campania, De Luca: ricorreremo a Tar per sbloccare fondi Coesione

Campania, De Luca: ricorreremo a Tar per sbloccare fondi Coesione

Bloccati dal 2022, cosa indegna per un governo dell’Europa

Napoli, 4 lug. (askanews) – “Se entro il mese di luglio non arrivano i fondi Sviluppo e Coesione, cioè non si riunisce il Cipes e si formalizza l’invio di queste risorse alla Regione Campania, impugneremo il silenzio diniego da parte del ministero e del governo, dopodiché andremo davanti al tribunale amministrativo del Lazio”. Ad annunciarlo è il governatore campano, Vincenzo De Luca, a margine della presentazione del Programma 2021/27 relativo ai Fondi europei per lo Sviluppo regionale.

“Vi sono 21 miliardi di euro disponibili e destinati per l’80% al Sud che sono bloccati da giugno dello scorso anno – ha ricostruito De Luca – E’ un anno di blocco, sono stati bloccati per tre mesi dal governo Draghi e per gli altri sette mesi dall’attuale governo. Sinceramente è una cosa irresponsabile. In un anno avremmo potuto fare progetti, gare per realizzare opere e siamo invece paralizzati. Noi dovremmo ricevere 5 miliardi e 600 milioni di euro che non arrivano”.

“I fondi strutturali sono arrivati e abbiamo già cominciato a impegnare le risorse, completeremo un programma enorme di interventi per tutti i 5 miliardi e 200 milioni che vale il Fesr, per l’altro capitolo Sviluppo e coesione non si è mossa una foglia. Abbiamo, dopodomani, un ulteriore incontro tecnico con il ministero, vediamo se si decidono. Nel frattempo – ha proseguito – abbiamo avviato una procedura di tutela della Regione presso il tribunale amministrativo del Lazio. Se non avremo risposte, impugneremo il silenzio-diniego da parte del governo nazionale. Non abbiamo altro da fare”.

Il presidente ha ricordato che il ricorso al Tar del Lazio era già stato fatto “per il riparto del fondo sanitario quando facevano finta di non sentire. Alla fine almeno hanno sbloccato la metà di quello che dovevamo avere, ma comunque si sono mossi ma solo dopo che è intervenuto il Tar del Lazio, non vorremmo fare questa cosa che francamente è indegno di un governo dell’Europa”, ha concluso De Luca.

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