Bologna, una clochard, le sue storie: esce “Basha”, romanzo di Valentina Sechi
Libro di fantasia con attenzione a problemi sociali. Prima opera dell’autrice sarda
Roma, 7 set. (askanews) – Una clochard, la Stazione di Bologna, l’intreccio tra personaggi reali e storie di fantasia, l’attenzione verso realtà sociali complesse, di certo scomode. Un mix di spunti reali come droga, alcol, immigrazione, carcere e omosessualità, per un romanzo che si pone una “mission” ben chiara: rendere omaggio a una città in cui l’autrice, sarda, ha trascorso un’importante parentesi della propria vita, e al complesso e drammatico mondo sommerso dei senzatetto. Tutto questo è “Basha”, opera prima di Valentina Sechi, libro edito da Scatole parlanti (136 pagine, 16 , acquistabile anche nei principali store digitali).
La trama. Basha è una clochard che vive alla Stazione di Bologna e immagina l’esistenza delle persone che vede quotidianamente: attraverso i racconti delle loro storie narra anche le vicissitudini della sua vita. Tramite i vari personaggi vengono trattate importanti tematiche sociali come la violenza di genere, l’omosessualità, la strage di Bologna, la condizione dei clochard, l’amore incondizionato pur davanti alla malattia, l’alcolismo, l’uso delle droghe e il carcere.
L’autrice. Valentina Sechi vive a Sassari. È laureata in Scienze politiche con indirizzo sociologico presso l’Università di Bologna, dove ha lavorato per diversi anni nel settore delle risorse umane. Attualmente lavora in banca come consulente ai privati. Ha pubblicato alcuni articoli inerenti la sociologia del lavoro nella rivista “Italia Oggi”. Basha è il suo primo romanzo.