Bologna, La Russa: la sinistra recida cordone con certe compagnie
“Nessuno si offra di andare in corteo con gruppi estremisti”
Roma, 11 nov. (askanews) – “C’è un cordone ombelicale che la sinistra deve decidersi a recidere. Non basta essere d’accordo su principi generali, come l’antifascismo, per unirsi a qualsiasi compagnia. Le compagnie bisogna scegliersele. O si finisce per offrire un ombrello ai violenti”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il presidente del Senato Ignazio La Russa, riferendosi agli scontri avvenuti a Bologna tra un corteo dei collettivi studenteschi e la polizia, che ha impedito che questi venissero a contatto con i manifestanti di estrema destra, tra cui CasaPound.
“La Costituzione – sottolinea a questo proposito La Russa – garantisce a tutti il diritto di manifestare, nel rispetto delle norme. Si può essere d’accordo oppure no con le ragioni di chi manifesta, ma non si può pretendere che si vietino quando le autorità preposte ne riconoscono la liceità. E a Bologna la Questura ha autorizzato dando prescrizioni molto restrittive ai manifestanti di CasaPound. Per avere subito troppi divieti a manifestare, sin da quando ero giovane, io stesso non chiederei mai di vietarne una. E d’altronde, anche l’iniziativa che ha avuto poi chiari connotati antisemiti organizzata a Milano, non è stata vietata proprio per il diritto di tutti a manifestare. Nessuno di noi, però, si offre di andare in corteo con gruppi estremisti. Certa sinistra, invece, scende in piazza con i facinorosi”. La Russa ammette di riferirsi alla vicesindaca di Bologna: “Certo che può” manifestare, “ma assumendosi le responsabilità politiche di quello che avviene nella manifestazione”.
Il presidente del Senato spiega infine che la premier Meloni, quando dice che una parte della sinistra “foraggia i facinorosi” si riferisce “a quella parte di forze politiche troppo accomodanti, per esempio, con le forme di antisemitismo che vengono mascherate da iniziative in difesa della Palestina. Assistiamo a un allarmante rigurgito di antisemitismo. Io sono da sempre per la soluzione dei due popoli, due Stati. Ma a questo obiettivo non si lavora senza prendere le distanze da chi vuole la scomparsa di Israele”.