Bmti: a ottobre prezzi -25% sul 2022 per il grano duro

Bmti: a ottobre prezzi -25% sul 2022 per il grano duro

E -1,6% rispetto al mese precedente. In calo anche prezzi semola

Roma, 24 ott. (askanews) – Dopo gli aumenti registrati a luglio, in avvio di campagna commerciale, i prezzi di grano duro e semola utilizzati per produrre la pasta hanno mostrato una fase di debolezza. Nello specifico, il grano duro fino nella terza settimana di ottobre, è sceso sui 383 euro a tonnellata, perdendo l’1,6% rispetto alla stessa settimana di settembre e il 25% rispetto ad un anno fa. E’ quanto emerge da una analisi di BMTI sui dati delle Camere di commercio e delle Borse Merci nazionali, realizzata in occasione del World Pasta Day, nelle ultime settimane risulta un calo dei prezzi del grano duro e della semola.

I ribassi della materia prima hanno determinato una riduzione, seppur di lieve entità, anche per i prezzi della semola che, nella terza settimana di ottobre, sono scesi sui 640 €/t, -1% su base mensile e -20% circa su base annua.

In un’annata segnata, oltre che dai problemi di qualità del raccolto italiano, anche dalla contrazione della produzione del Canada (-29,9% secondo le stime di ottobre dell’International Grains Council), il calo delle quotazioni del grano duro – spiega in una nota Bmti, va ricondotto principalmente agli arrivi in Italia di grano duro estero, soprattutto dalla Turchia, paese che quest’anno può contare su ingenti volumi da esportare favoriti da prezzi competitivi, anche per la svalutazione della lira turca.

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