Assolombarda si apre alla città con sede rinnovata, c’è anche l’asilo nido

Assolombarda si apre alla città con sede rinnovata, c’è anche l’asilo nido

Una trentina di posti per figli di dipendenti e milanesi da settembre

Milano, 23 gen. (askanews) – Assolombarda si apre alla città con il rinnovamento della sua sede, che negli anni Sessanta fu progettata e realizzata da Gio Ponti. Il restyling di Palazzo Assolombarda, in pieno centro a Milano a pochi passi da un altro simbolo della città, la Torre Velasca, riguarda, in particolare, la realizzazione di una “piazza interna” dotata di spazi multifunzionali, adatti anche a ospitare eventi e rassegne culturali e, a partire da settembre un asilo nido. Il ripensamento degli spazi del palazzo di Assolombarda dà, dunque, vita a un nuovo punto di incontro in un palazzo rinnovato situato in prossimità del Duomo, del Palazzo arcivescovile, di Palazzo Reale, Palazzo Marino, sede del Comune, dell’Università, solo per citare alcuni luoghi simbolo della città.

Per la realizzazione nei prossimi mesi dell’asilo nido da una trentina di posti, il primo del sistema confindustriale a livello nazionale, i lavori prenderanno il via il primo febbraio e da aprile saranno aperte le iscrizioni. L’iniziativa è pensata per consentire a lavoratrici e lavoratori di conciliare il lavoro con la vita privata a beneficio sia dei dipendenti di Assolombarda sia delle famiglie che, a vario titolo, gravitano nel quartiere. Per i suoi dipendenti, l’Associazione proporrà una forma doppia di welfare: la creazione di un asilo aziendale, la cui apertura è prevista nel mese di settembre in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico, e la copertura quasi totale della retta. Dopo il primo anno di sperimentazione, nei piani c’è la possibilità di sottoscrivere una convenzione col Comune di Milano “visto che il tema dei nidi è molto sentito e ne mancano in Italia e nel territorio milanese”.

“Passare da casa delle imprese a pensare un asilo nido non è stato un passaggio facile e scontato, ma l’abbiamo voluto fare perchè si parla sempre di conciliare casa e lavoro, di favorire l’introduzione delle donne nel mondo del lavoro – ha detto il presidente Alessandro Spada – I posti sono poco meno di una trentina e questo nido non potrà risolvere il problema ma il messaggio che vogliamo lanciare, visto che siamo i primi nel sistema di Confindustria, è che le aziende lo copino e facciano sì che diventi un modello virtuoso. Nei prossimi anni questa dovrà essere la normalità”.

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