Sudcorea, mozione revoca legge marziale: s’attende risposta Yoon
Momenti concitati all’Assemblea nazionale a Seoul
Roma, 3 dic. (askanews) – L’Ufficio presidenziale sudcoreano ancora non ha dato risposta al voto dell’Assemblea nazionale che ha votato una mozione per la revoca della legge marziale per emergenza proclamata oggi dal presidente Yoon Suk-yeol, nonostante il presidente sia vincolato a ritirare il provvedimento in seguito al voto.
Il numero legale perché la mozione sia valida è 151 (maggioranza più uno): per la revoca dello stato d’emergenza hanno votato tutti i 190 parlamentari presenti, nessuno contrario e nessuno astenuto.
Il voto è avvenuto mentre soldati entravano nell’edificio parlamentare, con gli addetti dell’istituzione che si barricavano all’interno dell’aula per impedire ai militari di fare irruzione. Oltre al Partito democratico, che è opposizione al presidente ma maggioranza nel parlamento, anche parte del Partito del potere del popolo, la formazione dalle cui fila proviene il presidente Yoon, ha votato contro il provvedimento presidenziale.
Han Dong-hoon, leader del partito, ha detto che “la legge marziale, dichiarata illegalmente, ha perso efficacia”, secondo quanto riporta JoongAng Ilbo.
L’ex ministro della giustizia ed ex collaboratore di Yoon, Cho Kuk, dal canto suo ha affermato che “se il presidente non si allinea ai risultati della mozione passata all’Assemblea nazionale è un chiaro tradimento e un atto illegale”. E ha chiesto l’arresto di Yoon e del ministro della Difesa Kim Yong-hyun.