Vino, “Wine Paris”: l’Italia raddoppia la sua area espositiva

Vino, “Wine Paris”: l’Italia raddoppia la sua area espositiva

Sesta edizione in “grande crescita” con 4.600 espositori da 50 Paesi

Milano, 29 nov. (askanews) – La sesta edizione di “Wine Paris”, la fiera del vino che andrà in scena dal 10 al 12 febbraio 2025 a Parigi ospitata da Vinexposium, annuncia la presenza di oltre 4.600 espositori provenienti da 50 Paesi, prevedendo circa 50mila visitatori da 140 nazioni. Lo ha annunciato la stessa “Wine Paris” sottolineando la crescita a due cifre della superficie espositiva per diversi Paesi, tra cui Germania (+ 65%), Austria (+ 35%), Cina (+ 60%), Spagna (+ 40%), Portogallo (+ 61%) e Romania (+ 75%). L’Italia ha nuovamente raddoppiato l’area espositiva e si appresta a ospitare 30 padiglioni regionali in un intero padiglione, il 6.

La fiera accoglierà anche numerosi nuovi padiglioni internazionali: Sudafrica, Argentina, Armenia, Cile, Ungheria, Macedonia del Nord, Uruguay e, soprattutto, l’Australia, che nell’edizione 2025 quadruplicherà lo spazio espositivo. Sempre secondo quanto annunciato dalla fiera parigina, anche la partecipazione francese, colonna portante dell’evento, è destinata a crescere, con un aumento del 7% del numero di produttori grazie alla presenza dei maggiori realtà vitivinicole e il ritorno di marchi leader, come i marchi di Champagne Bollinger, G.H Martel, Lanson e Vranken.

Come evento nell’evento, “Be Spirits” accoglierà distributori, barman ed esperti da tutto il mondo, con oltre 200 produttori (di cui 38% esordienti e il 30% provenienti da 27 Paesi. Sarà esposta una gamma di 47 tipi di alcolici (Armagnac, baiju, brandy, Calvados, Cognac, gin, malto, mezcal, pastis, rum, sake, soju, tequila, umeshu, vermouth, vodka, ecc.) Dieci produttori di whisky parteciperanno sotto la bandiera della French Whisky Federation, mentre i produttori di Cognac saranno 40 e quelli di Armagnac 19. Anche la gamma di bevande No/Low alcol è annunciata in enorme crescita (+ 50% di produttori registrati finora), così come aumenterà lo spazio occupato da birre e sidri.

“In tempi di grande incertezza, crisi economica e perdita di significato, l’isolazionismo non è un’opzione. Possiamo trovare delle soluzioni solo unendo i punti di forza e promuovendo l’innovazione, con l’impegno di tutti gli operatori collegando le arene economiche e politiche” ha dichiarato il Ceo di Vinexposium, Rodolphe Lameyse, sottolineando che “il Salone 2025 svolgerà un ruolo cruciale per tutti gli attori nazionali e internazionali dell’industria del vino e degli alcolici”.

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