Sostenibilità, Sanpellegrino: in 6 anni risparmiati 329 mln litri di acqua
Entro 2025 punta a certificare con lo standard Aws tutti gli stabilimenti
Milano, 13 nov. (askanews) – Sanpellegrino, azienda del settore acque minerali e bibite non alcoliche del gruppo Nestlè, grazie a progetti per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo di acqua nei processi industriali, negli ultimi 6 anni ha risparmiato 329 milioni di litri. Con interventi sulle macchine riempitrici e sui meccanismi di regolazione, l’azienda è arrivata a consumare 0,05 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale imbottigliato, in diminuzione rispetto agli 0,07 litri di acqua utilizzati nel 2022.
Inoltre per garantire una gestione della risorsa idrica responsabile e sostenibile entro la fine del 2025 prevede di certificare tutti gli stabilimenti secondo lo standard internazionale Aws (Alliance for water stewardship). La certificazione riconosce e premia, infatti, il modo in cui le imprese si prendono cura dell’acqua attraverso il rispetto del bilancio idrico, la partecipazione attiva nella gestione efficace e sostenibile delle risorse idriche locali e l’identificazione e lo sviluppo di progetti fondamentali per la loro salvaguardia. A oggi sono stati certificati i siti produttivi di Ruspino e Scarperia in cui vengono imbottigliati i due brand internazionali di acqua minerale, S.Pellegrino e Acqua Panna. Lo stabilimento di Cepina otterrà la certificazione nei prossimi mesi e San Giorgio in Bosco entro la fine del 2025.
Sanpellegrino quindi sviluppa interventi di tutela dell’acqua che si estendono anche ai bacini idrici dei territori in cui sono presenti i suoi siti produttivi. Sono stati quindi identificati una serie di progetti da sviluppare con università, consorzi e stakeholder locali, i cui risultati vengono misurati attraverso la metodologia del volumetric water benefit accounting (Vwba) del World resources institute. A Cepina Valdisotto (SO), dove è presente lo stabilimento di Levissima, nel 2023 il gruppo ha avviato le operazioni per rigenerare i pendii boschivi colpiti dalla tempesta Vaia nel 2018. Nel Comune di Barberino del Mugello, territorio di origine di Acqua Panna, è intervenuto nell’ambito del progetto Fonte Voltone per il potenziamento dell’acquedotto integrando nel servizio pubblico la sorgente “Voltone”, che attualmente non utilizza e far fronte alla storica difficoltà di garantire l’approvvigionamento idrico alle frazioni montane di Santa Lucia e Monte di Fò. Mentre nel Padovano, dove è presente il sito produttivo di San Giorgio in Bosco, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica del Brenta ed Etifor, ha realizzato uno studio per individuare soluzioni per fronteggiare l’impoverimento delle acque sotterranee del bacino idrico del fiume Brenta dovuto al cambiamento climatico.
“La sostenibilità è da sempre parte integrante della nostra cultura aziendale perché abbiamo la responsabilità di preservare una risorsa preziosa come l’acqua, e portarla sulle tavole dei nostri consumatori. Il nostro modello di business si basa, quindi, su una crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente e delle risorse per promuovere un futuro di qualità per le persone, le comunità e il Pianeta – ha dichiarato Michel Beneventi, amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino – Proprio per questo ci impegniamo a sviluppare progetti capaci di amplificare l’impatto positivo delle nostre attività e di ridurre allo stesso tempo la nostra impronta ecologica. Per genere un reale e crescente impatto positivo coinvolgiamo anche tutti i nostri stakeholder in un percorso di sostenibilità condiviso. Questo approccio ci ha consentito di confermare, se non addirittura di migliorare, anno dopo anno, le performance dei principali indicatori della gestione responsabile della nostra azienda, in particolare il nostro impatto ambientale, la catena di fornitura, la logistica e il packaging”.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, fin dal 2011 tutti i siti produttivi del gruppo utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata proveniente da fonti rinnovabili. Sul fronte del packaging nel 2023 il gruppo ha utilizzato 12.950 tonnellate di R-PET, il 79% in più rispetto alle 7.246 tonnellate del 2022, riducendo ulteriormente il quantitativo di PET vergine. Inoltre, dal 2023 tutto il portafoglio Levissima è composto da almeno il 25% di R-PET, una scelta attuata con due anni di anticipo rispetto all’obbligo di legge previsto dall’Unione Europea. Mentre per Acqua Panna e S.Pellegrino si è raggiunto il 30% di R-PET su tutta la gamma dei prodotti. Per quanto riguarda i prodotti commercializzati all’estero, l’88% è venduto in Paesi dove il gruppo collabora a iniziative per il riciclo e per la riduzione dei rifiuti dispersi nell’ambiente. Sanpellegrino si impegna anche sul fronte logistio: oggi, grazie ai progetti implementati negli anni, il 71% dei prodotti del gruppo in Italia viene trasportato su mezzi a basso impatto ambientale: il 20% viaggia in treno, il 17% via mare, mentre il 55% dei prodotti trasportati su strada viaggia su mezzi alimentati a GNL e Bio-GNL. Nel contesto dell’utilizzo di questi carburanti, anche nel 2023, Sanpellegrino ha collaborato con il Gruppo Maganetti e con Air Liquide per il navettaggio da San Pellegrino Terme all’hub di Madone e con Logistica 1 per la tratta Cepina Valdisotto-Genova, risparmiando complessivamente l’equivalente di oltre 14.100 tonnellate di CO2. Un altro importante traguardo è stata l’inaugurazione ad aprile 2023 del primo camion 100% elettrico a zero emissioni dedicato a Levissima.