Mercato droni marini e subacquei, verso 203,9 milioni nel 2030

Mercato droni marini e subacquei, verso 203,9 milioni nel 2030

Raggiunti i 76,2 milioni di euro di valore nel 2023

Milano, 28 ott. (askanews) – Continua a crescere in Italia il mercato dei droni marini e subacquei. Il valore di questo comparto ha raggiunto infatti i 76,2 milioni di euro nel 2023, in aumento rispetto ai 63,4 milioni stimati nel 2022, e toccherà i 203,9 milioni nel 2030, superando la stima di 189,1 milioni dello scorso anno. In particolare, sempre entro il 2030, il mercato dei robot sottomarini (UUV, Unmanned Underwater Vehicles) arriverà ai 138,1 milioni, mentre i natanti di superficie senza equipaggio (USV, Unmanned Surface Vessel) toccheranno i 65,8 milioni. Questo trend corrisponde all’incremento del mercato mondiale dei veicoli e dei robot acquatici (USS, Unmanned Sea System), che è previsto crescere dai 7,9 miliardi di euro nel 2024 ai 18,6 miliardi entro il 2030.

Sono alcuni dei dati che emergono da “Above and belowe water drones market”, seconda edizione della ricerca sul mercato dei droni marini a livello internazionale, realizzata dalla società di consulenza strategica PwC Strategy& Italy. I risultati di questa ricerca saranno presentati in anteprima durante “Sea Drone Tech Summit 2024”, quarta edizione del congresso sulla robotica marina, che si svolgerà domani 29 e mercoledì 30 ottobre presso il Polo Acquatico della Federazione Italiana Nuoto (FIN) a Ostia (Roma). Domani interverrà alla cerimonia inaugurale anche il ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci.

Nella ricerca di PwC Strategy& Italy, viene inoltre sottolineato che la crescita del mercato dei droni marini in Italia entro il 2030 è spinta da alcuni fattori: l’istituzione del Polo Nazionale della dimensione Subacquea (PNS) della Marina Militare a La Spezia e la presentazione di quattro bandi di ricerca da parte del PNS per sviluppare nuove tecnologie sottomarine nazionali tramite la creazione di un ecosistema di player industriali e pubblici; i progetti emergenti di aziende e spin-off universitari che guidano l’innovazione; circa 500 milioni di euro previsti in dieci anni da fondi pubblici dedicati allo sviluppo del settore da parte di vari ministeri: Imprese e Made in Italy, Università e Ricerca, Protezione Civile e Politiche del Mare, Economia e Finanze; un mercato dinamico con grandi aziende accanto a PMI e con un forte afflusso di start-up che beneficiano dei fondi del PNRR. Riguardo allo sviluppo del mercato, il report sottolinea che i droni marini per impieghi commerciali in Italia avevano nel 2023 un valore di 55,5 milioni di euro, che si stima raggiungeranno i 145,1 milioni entro il 2030, mentre le applicazioni per il settore della difesa arrivavano l’anno scorso a 20,7 milioni, ma si stima che raggiungeranno i 58,9 milioni sempre entro il 2030.

Il programma del congresso “Sea Drone Tech Summit 2024” prevede una sessione plenaria iniziale e tre sessioni tecniche, dedicate rispettivamente ai robot subacquei, ai droni navali di superficie e ai droni aerei per applicazioni marine. Importante sarà la presenza della Marina Militare, che tra l’altro illustrerà le attività del PNS e svelerà anche il progetto della futura nave porta-droni “Sciamano”. Tra le tante novità, saranno presentati robot subacquei per l’esplorazione scientifica dei fondali, le ispezioni degli scafi delle navi, il controllo di impianti eolici off-shore e di piattaforme petrolifere, la sorveglianza di tubazioni e cavi sottomarini e anche la mappatura dei parchi archeologici subacquei. Saranno esposte anche piccole imbarcazioni senza equipaggio, utilizzabili per il monitoraggio della qualità delle acque, la sorveglianza delle coste e i rilievi idrografici. Non mancheranno infine droni aerei impiegabili per attività di intelligence, per la ricerca di sversamenti di inquinanti e anche per il soccorso in mare.

“Sea Drone Tech Summit 2024” ha ricevuto i patrocini da parte della Marina Militare e del Municipio Roma X. Gli espositori sono Marina Militare, Università Roma Tre (Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica), Università di Firenze (Dipartimento di Ingegneria Industriale), Università di Verona (Dipartimento di Informatica), Istituto di Ingegneria del Mare (CNR-INM), Proambiente, Auryn Aero, CABI Broker, Codevintec, Eurosportos, IntelliMove, Laser Navigation, Novacavi e Setel. La partecipazione come uditore è aperta a esperti, professionisti e operatori interessati al settore dei droni e dei robot per impiego marino e subacqueo. Per partecipare è necessario registrarsi online e acquistare un pass nominativo valido per le due giornate del congresso. Ulteriori informazioni su www.seadrone.it.

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