Arriva dalla Sardegna il primo caprino al mondo senza fosfati
Adatto alle persone affette da insufficienza renale
Roma, 30 set. (askanews) – Arriva dall’Ogliastra e precisamente da Lotzorai, il primo formaggio di capra al mondo senza fosfato. Un alimento adatto, quindi, anche per le persone affette da insufficienza renale. A produrlo nell’isola è il mini Caseificio dei Fratelli Pistis, che da poco ha trionfato agli Oscar Green Sardegna nella categoria “L’Impresa che cresce”.
Quello prodotto in azienda è, dunque, il primo formaggio al mondo a base di latte di capra ‘Frip’ ed è nato dalla collaborazione con il tecnico caseario, Bastianino Piredda. Questo formaggio è partito da un progetto del Policlinico di Milano ed è stato portato avanti da un’idea del dottor Gianluigi Ardissino, pediatra e nefrologo che da 30 anni si occupa di neonati affetti da malattie renali che non potendo rinunciare al latte, assumono l’alimento con l’integrazione aggiuntiva di un integratore alimentare inodore e insapore che non altera il gusto del latte, facendolo accettare dal bambino con facilità, il calcio carbonato.
Il progetto si è così concretizzato in Campania, prima con il latte vaccino e ora anche in Sardegna con il latte di pecora presso l’Azienda Riu di Villanova Monteleone e successivamente con il latte di capra presso il mini caseificio Pistis.
Il caprino Frip, è un formaggio arricchito di calcio e a basso contenuto di sodio, sviluppato per essere compatibile con le esigenze dietetiche dei pazienti con insufficienza renale. Il progetto ha dimostrato, tramite studi clinici, una riduzione del fosforo nel sangue di circa il 15%, offrendo così un’alternativa sicura e salutare per chi soffre di questa patologia.
In Italia, secondo le stime, ci sono circa 4 milioni di pazienti nefropatici e il progetto potrà venire incontro anche alle loro esigenze. L’azienda dei Pistis è situata nel territorio di Lotzorai in Ogliastra nella terra dei centenari, Carlo rappresenta la quarta generazione che si occupa di allevamento (la quinta con il nipote) Nel corso degli anni ha implementato il numero di capi allevati circa 500, creando anche il punto vendita aziendale ed il caseificio dove poter trasformare il latte ricavato dalla mungitura.