In Campania un Centro per la gestione dei rischi sanitari associati a fattori ambientali

In Campania un Centro per la gestione dei rischi sanitari associati a fattori ambientali

Si è tenuto presso la sede centrale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM) l’evento dal titolo “IZSM – Un percorso innovativo per il futuro della salute globale”, un incontro che ha segnato un importante traguardo per l’Istituto e per la Regione Campania. Durante l’evento sono stati presentati i risultati dello studio per la creazione del Centro Regionale Ambiente, Clima, Salute per la gestione dei rischi sanitari associati a fattori ambientali e climatici che opera nell’ambito del Sistema Regionale di Prevenzione Sanitaria (SRPS).

Il Centro è articolato in due aree tematiche: prevenzione della salute; agro-ambiente e clima.

L’obiettivo è la valutazione del nesso causale tra esposizioni ambientali e gli effetti sulla salute umana attraverso attività di monitoraggio, ricerca e percorsi di prevenzione primaria e secondaria.

Il Centro eroga servizi e fornisce supporto alle politiche sanitarie, ambientali (risorse idriche, bonifiche, ecc), agricole e territoriali sia su scala regionale che nazionale.

Il Centro Regionale avrà, inoltre, un ruolo strategico nello studio degli effetti dell’inquinamento e degli agenti patogeni sulla salute pubblica, con l’obiettivo di promuovere politiche innovative che migliorino la qualità della vita dei cittadini e riducano i rischi sanitari legati ai fattori ambientali. Questo approccio riflette la filosofia della “One Health”, un modello integrato e multidisciplinare che è oggi il cuore delle attività dell’IZSM.

La Regione Campania ha creduto fortemente nell’IZSM finanziando progetti come Campania Trasparente e S.P.E.S., ed ha avuto un’ importante intuizione dopo la Terra dei Fuochi affrontado il problema con dati scientifici. Ma non solo. L’Istituto esiste da 200 anni, è un Ente strumentale al servizio della sanità di prevenzione e, in tempo di COVID, ha processato oltre un milione di tamponi contribuendo a salvare numerose vite umane.

Nel corso dell’incontro, Antonio Limone, Direttore Generale dell’IZSM, ha dichiarato: “L’intuizione di questo Centro nasce dalla grande fatica fatta negli ultimi dieci anni. Abbiamo indagato e monitorato l’ambiente come mai fatto prima. Abbiamo raccolto dati e messo insieme un modello per una medicina di precisione, che permetterà di eseguire screening mirati per salvare la vita delle persone. Ad esempio, se sappiamo che in un territorio abbiamo riscontrato la presenza di tetracloroetilene, indagheremo su possibili tumori alla vescica. Dunque, la nostra strategia si sposta sulla criticità ambientale e il suo riflesso sulla salute, in ottica One Health: è il nostro futuro e la nuova frontiera della sanità”. 

Alle conclusioni dell’evento è intervenuto il Presidente della Regione Campania, on.le Vincenzo De Luca, che ha sottolineato l’importanza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e delle sue attività per il territorio: “Bisogna esprimere apprezzamento per il lavoro eccellente svolto negli anni insieme all’istituto Zooprofilattico di Portici. C’è stato un aiuto importante durante l’emergenza COVID per processare rapidamente i tamponi, ed oggi è in corso una vera e propria battaglia contro la brucellosi, in particolare a Caserta, con risultati importanti e la risoluzione di oltre la metà dei focolai. Ma un aiuto importante è arrivato in particolare nell’individuazione del nesso causale tra ambiente e salute, sulla correlazione tra l’ esplosione delle malattie tumorali e inquinamento ambientale. Con indagini vaste, fatte soprattutto nella terra dei fuochi e che hanno riguardato i terreni agricoli, le falde acquifere e le emissioni in atmosfera. Andiamo avanti verso una prevenzione mirata e di qualità di alcune malattie in relazione agli agenti inquinanti. E in questo, l’istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno è una eccellenza dell’Italia e della Campania”.

L’evento ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo della salute pubblica, tra cui Giovanni Leonardi, Capo del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema One Health e dei rapporti internazionali – Ministero della Salute, e Annibale Biggeri, Epidemiologo e professore ordinario di statistica medica Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica – Università di Padova.

Le riflessioni sui traguardi raggiunti e le sfide future, dalla sicurezza alimentare alla ricerca biotecnologica, hanno posto l’accento sulla necessità di continuare a promuovere un approccio integrato alla salute, in grado di rispondere alle nuove esigenze della società moderna.

 

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