Confeuro: al G7 non si nasconda la crisi idrica siciliana
Per il territorio siculo una estate maledetta
Roma, 16 set. (askanews) – “Sollecitiamo il governo nazionale e il ministro Lollobrigida a rendere il G7 di Ortigia l’occasione propizia per dibattere anche e finalmente sull’altra Sicilia, quella agricola e sociale, in sofferenza a causa della siccità e della crisi idrica”. Così in una nota Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, in vista del G7 Agricoltura, che si svolgerà dal 21 settembre prossimo a Siracusa, nell’isola di Ortigia.
“Non dimentichiamo – aggiunge Tiso – infatti, che questa è stata una estate maledetta per il territorio siculo dal punto di vista ambientale e climatico. E sono le stesse cronache mediatiche a testimoniarlo: autobotti per le strade dell’isola per rifornire centri abitati e aziende agricole, proteste per un’emergenza idrica, razionamenti d’acqua, infrastrutture precarie e vetuste. Un quadro preoccupante che in queste settimane si è verificato da Palermo ad Enna, da Agrigento a Caltanissetta, coinvolgendo pure le altre province siciliane”.
“L’errore da evitare dunque sarà nascondere la crisi idrica della altra Sicilia con i fasti internazionali del G7, che invece deve divenire un momento fondamentale di riflessione per trovare soluzioni sul rilancio del settore primario, e contro la siccità e la crisi idrica che attanagliano l’isola e, più in generale, tutto il Meridione. Non voltiamoci dall’altra parte”, conclude Tiso.