Giappone, portavoce del governo si candida come prossimo premier
Concorrerà alle elezioni per leadership Partito liberaldemocratico
Roma, 3 set. (askanews) – La corsa per la premiership giapponese, che verrà definita con l’elezione del nuovo leader del Partito liberaldemocratico di maggioranza il 27 settembre, si affolla sempre di più dopo l’annuncio che l’attuale primo ministro Fumio Kishida non si candiderà. Oggi il capo di gabinetto – cioè il portavoce e di fatto numero due del governo – Yoshimasa Hayashi ha annunciato la sua candidatura. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.
Hayashi, 63 anni, è il braccio destro di Kishida dal 2023 ed è stato anche ministro degli Esteri. E’ il secondo membro del gabinetto a dichiarare la sua candidatura per la presidenza del Pld.
Nel sistema politico giapponese, il leader del partito di maggioranza assume in maniera sostanzialmente automatica la carica di capo del governo. Per cui l’elezione interna al partito equivale alla corsa per assumere la testa del nuovo esecutivo.
Hayashi faceva parte della stessa fazione (habatsu) di Kishida, che ormai è sciolta. E’ considerato un pezzo forte del partito, avendo ricoperto diversi incarichi ministeriali e già una volta ha concorso alla guida del partito, nel 2012, sconfitto da Shinzo Abe.
Gli osservatori della politica giapponese, ritengono che possa essere battuto ogni record sul numero di candidati alla corsa nel partito da quando il sistema di selezione è stato introdotto nel 1971. Segno della crisi di questa formazione politica, che di fatto guida il paese in maniera quasi ininterrotta dagli anni ’50 del secolo scorso, e della carenza di personalità forti in grado di gestire il post-Kishida, un leader a sua volta considerato grigio rispetto alla personalità del defunto ex premier Shinzo Abe, che è stato il più longevo primo ministro della storia nipponica.
La priorità assoluta per i candidati sarà quella di ripristinare la fiducia del pubblico in un partito, la cui immagine è stata offuscata da una serie di scandali recenti, ultimo dei quali quello dei fondi politici utilizzati in maniera impropria. Inoltre, dovranno spiegare come intendano guidare l’economia attraverso una crisi del costo della vita, affrontando sfide globali come quella della sempre maggiore assertività della Cina, della minaccia nucleare nordcoreana e della collocazione internazionale al fianco dell’Occidente e contro la Russia.
L’opposizione, dal canto suo, è altrettanto debole, ma si aspetta che il nuovo primo ministro, tra i suoi primi passi, possa sciogliere la Camera dei Rappresentanti, che è la più potente delle due camere che compongono la Dieta, per andare a elezioni anticipate.
Al momento, ufficialmente sono scesi in campo il ministro del Digitale Taro Kono (61 anni), l’ex ministro della Difesa (e spesso candidato alla leadership) Shigeru Ishiba, che di anni ne ha 67, oltre all’ex ministra per la sicurezza economica Takayuki Kobayashi (49 anni). Dovrebbe, invece, annunciare la sua candidatura venerdì il 43enne Shinjiro Koizumi, ex ministro dell’Ambiente e figlio del popolare ex primo ministro Junichiro Koizumi, che è indicato dai sondaggi come il favorito.