Polimi: inchiostri invisibili per certificare le opere d’arte
Sistema anticontraffazione basato su nanostrutture a base di carbonio
Roma, 27 ago. (askanews) – Un set di inchiostri speciali contenenti nanomateriali per certificare le opere d’arte è stato sviluppato al Politecnico di Milano grazie al progetto PYPAINT (Protect Your Peerless Artwork with Innovative Nanoengineered Technology).
Con PYPAINT gli artisti potranno firmare le proprie opere con una semplice penna a sfera contenente inchiostri colorati oppure apporre all’opera un’etichetta con un set di inchiostri contenenti nanomateriali invisibili all’occhio umano in grado però di creare un codice univoco che permette di identificare un’opera d’arte senza possibilità di contraffazione.
Il risultato è stato raggiunto all’interno del progetto PYPAINT concluso da poco e finanziato dall’European Research Council con un Proof of Concept, – informa Polimi – per aiutare i ricercatori a esplorare il potenziale commerciale del proprio lavoro portandoli dalla ricerca di base a quella applicata.
“L’idea era proprio quella di sviluppare un nuovo sistema stampabile anticontraffazione basato su nanostrutture a base di carbonio con una specifica risposta optoelettronica che, interagendo con la luce, consentisse di creare un codice identificativo univoco dell’opera d’arte, invisibile all’occhio umano. Un risultato importante che contribuisce a garantire l’estremo valore delle opere d’arte in Europa e nel mondo”, afferma Carlo Spartaco Casari del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e coordinatore di PYPAINT.
La tecnologia è stata sviluppata al Politecnico di Milano e in collaborazione con l’artista italiano SKYGOLPE ed è stata protagonista all’evento WUF (We Understand the Future) a Basilea durante Art Basel con un video shooting in cui i ricercatori sono stati intervistati dal direttore di ArtsLife.
Le attività del progetto di ricerca del team coordinato dal Prof. Casari e composto da Anna Facibeni, Sonia Peggiani e Alessandro Vidale, si sono svolte presso il NanoLab del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, nell’ambito del progetto ERC Consolidator Grant EspLORE ed in collaborazione con lo startup studio Day One S.r.l.. Questi risultati – conclude Polimi – verranno sfruttati nel progetto EIC KEEPER attraverso la startup ENIGMA S.r.l., recente spin off del Politecnico di Milano.