Crisi immobiliare Cina, istanza liquidazione per Country Garden
Presentata a Hong Kong da un creditore offshore
Roma, 28 feb. (askanews) – Un creditore offshore ha presentato una petizione per liquidare il gigante immobiliare cinese Country Garden, uno dei principali gruppi coinvolti nella pesante crisi di liquidità del settore in Cina. Lo ha riferito lo stesso sviluppatore immobiliare con una notifica alla Borsa di Hong Kong.
Ever Credit ha presentato un’istanza all’Alta Corte di Hong Kong per il pagamento di un prestito dovuto, comprensivo di capitale di 1,6 miliardi di dollari di Hong Kong (188,4 milioni di euro) più interessi. Il tribunale ha fissato la prima udienza il 17 maggio.
“La società si opporrà vigorosamente alla petizione”, ha affermato Country Garden nella documentazione. “Tuttavia, considerati gli effetti della sezione 182 dell’Ordinanza sulle Società (WUMP), il consiglio di amministrazione della Società desidera ricordare agli azionisti e ai potenziali investitori della Società che il trasferimento delle azioni in della Società effettuato a partire dalla data di presentazione della petizione sarebbe nulla senza un ordine di convalida da parte dell’Alta Corte nel caso in cui la Società venga definitivamente liquidata”.
Alla fine di giugno il debito totale di Country Garden ammontavano a 257,9 miliardi di yuan (33 miliardi di euro). Allo stesso tempo deteneva 101,1 miliardi di yuan (12,9 miliardi di euro) in liquidità. Entro la fine di giugno diverranno rimborsabili prestiti per 108,7 miliardi di yuan (13,9 miliardi di euro). A ottobre la compagnia non è riuscita a rimborsare prestiti per 15,4 milioni di dollari.
“La società intende comunicare e lavorare in modo proattivo con i suoi creditori offshore riguardo al suo piano di ristrutturazione, con l’obiettivo di annunciare i termini al mercato non appena possibile”, si legge ancora nella nota.
Oggi le azioni di Country Garden quotate a Hong Kong sono scese del 12,5% chiudendo la sessione mattutina a 0,63 HK$.
A gennaio un’ordinanza di liquidazione è stata emessa da un tribunale di Hong Kong nei confronti del China Evergrande Group, il gigante immobiliare cinese andato in default.