Domani voto finale a Strasburgo su Legge su ripristino natura

Domani voto finale a Strasburgo su Legge su ripristino natura

Copa Cogeca: momento della verità, chi sosterrà gli agricoltori?

Roma, 26 feb. (askanews) – Mentre a Bruxelles si svolgono le manifestazioni agricole in concomitanza con il consiglio Agrifish, domani il Parlamento europeo a Strasburgo dovrà decidere la sua posizione finale sulla legge sul ripristino della natura. “La proposta di compromesso risultante dai triloghi ha ignorato la posizione iniziale del Parlamento, restituendo al centro del regolamento molte disposizioni irrealistiche e fuori bilancio. Nessun deputato che voterà domani su questo testo potrà dire di non essere consapevole dell’impatto di una simile proposta sul settore agricolo”, spiegano in una nota il Copa e la Cogeca.

Sebbene la posizione iniziale del Parlamento europeo sull’argomento fosse sfumata sull’aspetto agricolo, il relatore del PE (César Luena, S&D) “ha abbandonato completamente il suo mandato negoziale nel trilogo, tornando a una proposta del tutto irrealistica per gli agricoltori – ricordano i sindacati degli agricoltori e delle cooperative agricole europee – Considerando che le questioni relative al non deterioramento, al ripristino solo nelle aree Natura2000 e alla pausa di emergenza vengono riproposte, consideriamo questa un’opportunità per riportare la proposta a una via più concreta e legittima per il ripristino. Questa proposta di modifica e di riportare le discussioni al Consiglio e alla Commissione può essere qualcosa che può essere sostenuto solo quando è meglio fare il ripristino nel modo giusto, con le giuste disposizioni e le giuste reti di sicurezza”.

Oltre a queste questioni proposte di modifica, Copa e Cogeca sottolineano che attualmente l’accordo provvisorio per la legge sul ripristino della natura “non affronta adeguatamente le esigenze di finanziamento che il ripristino e la manutenzione richiedono a breve, medio e lungo termine. Con un costo annuo complessivo di fornitura che ammonta a ben oltre 7 miliardi di euro all’anno, l’UE prevede di dipendere prevalentemente dai piani strategici nazionali della PAC per i finanziamenti”

“Nessun deputato al Parlamento europeo può ora affermare che il testo proposto per la ratifica non avrà un impatto significativo sulla nostra produzione – concludono i sindacati – , sulla nostra competitività, sulla bilancia commerciale dell’UE o sui prezzi al consumo per milioni di europei. Chiediamo sostegno per avere la nostra ultima possibilità di garantire che questa legge non sia irrealistica, ma abbia successo”.

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