Caputo: non dobbiamo convivere con la Psa, dobbiamo eradicarla

Caputo: non dobbiamo convivere con la Psa, dobbiamo eradicarla

Necessario ridurre il numero dei cinghiali, con Regioni grande sinergia

Roma, 16 gen. (askanews) – “Noi non dobbiamo convivere con il virus della Psa, dobbiamo eradicarlo. Nessuno cerchi di non assumersi le proprie responsabilità: la struttura commissariale ha dato indicazioni precise, ma ciascuno deve fare la propria parte”. Lo ha detto il Commissario straordinario alla peste suina africana, Vincenzo Caputo, in audizione davanti alla Commissione Agricoltura in merito alle nuove emergenze relative alla diffusione della Peste suina africana (Psa) in Italia. Caputo ha ribadito che “è necessario ridurre il numero dei cinghiali”.

Nel corso dell’audizione il commissario ha nuovamente sottolineato come, nella lotta alla Psa e nel contenimento dei cinghiali, “l’azione del mondo venatorio con una preparazione adeguata sia fondmentale e su questo c’è stata una risposta interessante. Mi sto impegnando – ha detto a valoriszzare questo sistema di bioregolazione in modo che possa intervenire sempre di più”. La figura del cacciatore come bioregolatore sarebbe, quindi, di grande importanza nel tenere sotto controlla la Psa: “piuttosto che andare verso una politica di divieti – ha detto Caputo – stiamo formando i cacciatori con le nozioni di base su questa malattia: è un corso che dura solo 4 ore. D’altra parte, è noto che ormai tutti i paesi europei, non solo l’Italia, dovranno applicare misure di bioregolazione”.

Importante anche la risposta delle varie Regioni rispetto alle azioni da intraprendere per eradicare la malattia: “le Regioni con sensibilità univoca hanno tutte risposto – ha continuato il commissario straordinario – c’è stata una estrema attenzione perchè si è capito che la Psa è una malattia da combattere tutti insieme. Noi vogliamo che per una malattia così importante le Regioni possano muoversi con speditezza e in autonomia. Stiamo facendo nascere dei gruppi operativi territoriali e vogliamo portarli all’ordinarità insieme ai bioregolatori”. Sulla Psa, ha concluso, “non è stato proclamato lo stato di emergenza nazionale e quindi ci muoviamo con una intelligente sinergia con tutte le Regioni”.

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