Schlein: segnale forte opposizioni unite su salario minimo
“Il governo Meloni non giri la testa dall’altra parte”
Roma, 30 giu. (askanews) – La proposta delle opposizioni sul salario minimo “rafforza la contrattazione collettiva, perché fa valere verso tutte le lavoratrici e i lavoratori di un settore la retribuzione complessiva del contratto più rappresentativo. Ma accanto fissa una soglia sotto la quale non si può andare di 9 euro l’ora, perché sotto quella soglia non si chiama lavoro ma sfruttamento”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in una intervista al Tg3.
“E’ un segnale molto forte – ha aggiunto – che le opposizioni si uniscano sul salario minimo per dire insieme che lavoro e povero non devono più stare nella stessa frase”.
La leader Pd si è rivolta al governo: “A fronte di un aumento dell’inflazione che pesa moltissimo sulle famiglie il governo Meloni non può girare la testa dall’altra parte: approvi questa nostra proposta unitaria di salario minimo. Anziché fare quello che stanno facendo col ‘dl lavoro’ che aumenta la precarietà, la povertà e cancella l’unico strumento di sostegno al reddito universale, che per il 20% era utilizzato proprio lavoratrici e lavoratori che pur lavorando sono poveri”, ha concluso Schlein.