Avrebbe venduto cocaina ai vip, a Palermo arrestato un noto chef
Tra questi ex presidente Ars Miccichè, che non è indagato e dice: “Mai acquistato cocaina dallo chef”
Palermo, 29 giu. (askanews) – Arresti domiciliari per lo chef palermitano Mario Di Ferro. Il gip Antonella Consiglio ha disposto una misura cautelare per sei persone alle quali vengono contestati, a vario titolo, diversi episodi di vendita e cessione di droga a clienti della “Palermo bene”. Tra gli indagati c’è appunto lo chef di “Villa Zito” Mario Di Ferro, accusato nel provvedimento di aver procurato e ceduto cocaina, tra gli altri, all’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che però non è indagato. I primi approfondimenti hanno rivelato che Di Ferro era protagonista di un’intensa attività di vendita di cocaina a una selezionata clientela. “Non andavo da Di Ferro per comprare droga, certamente. Non andavo lì per rifornirmi. Non capisco come si possa affermarlo. Escludo di avere usato macchine con lampeggianti per queste cose, comunque”. Lo ha detto l’ex vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, oggi deputato nel parlamento nel siciliano. Tra i presunti clienti dello chef arrestato a Palermo con l’accusa di essere un pusher, ci sarebbe stato anche lui. “Andavo lì per stare bene con gli amici, per rilassarmi, con persone di enorme simpatia. Non per comprare droga – dice Micciche a LiveSicilia – io sono una persona specchiata. Non ho mai rubato. Non ho mai fatto del male a nessuno. La droga? Non nego il passato. Ma ho settant’anni e non ne faccio uso. Certo, questo trambusto non lo avevo messo nel conto. Ma mi prendo le mie responsabilità”.