Ancora scontri nella notte in Francia, la polizia esegue 150 arresti
La procura chiede l’arresto dell’agente che ha ucciso il 17enne
Roma, 29 giu. (askanews) – La polizia francese ha arrestato durante la notte almeno 150 persone che hanno partecipato alle violente proteste nel paese, dopo l’uccisione di un adolescente di 17 anni da parte di un agente a Nanterre. Lo ha confermato questa mattina il ministro dell’Interno francese Gerald Darmanin.
“Una notte di violenza insopportabile contro i simboli della Repubblica: municipi, scuole e stazioni di polizia sono stati incendiati o attaccati. Centocinquanta persone arrestate”, ha scritto Darmanin su Twitter.
La Procura che sta indagando sull’omicidio del diciassettenne Nahel a Nanterre non ha ravvisato alcuna “condizione legale per l’uso dell’arma da fuoco” da parte dell’agente di polizia che ha ucciso l’adolescente 2 giorni fa ed ha chiesto l’arresto dell’agente, tuttora in stato di fermo.
L’agente coinvolto nell’incidente ha dichiarato di avere sparato a Nahel per impedirgli di allontanarsi e continuare a mettere in pericolo i pedoni. Sia lui che l’altro poliziotto, che era con lui, hanno detto anche di aver avuto paura di essere investiti.
Un’autopsia ha mostrato che Nahel è stato ucciso da un solo proiettile che gli è passato attraverso il braccio e il petto. Tuttavia, il procuratore generale Pascal Prache ha affermato di aver stabilito che “non vi è stato uso legale di un’arma”.
L’agente in questione, dunque, è stato posto sotto inchiesta formale per omicidio volontario.