Al Mann di Napoli ‘Alessandro Magno e l’Oriente’ fino ad agosto

Al Mann di Napoli ‘Alessandro Magno e l’Oriente’ fino ad agosto

Sangiuliano: mosaico battaglia di Isso è un’opera iconica

Napoli, 29 mag. (askanews) – Fino al 28 agosto prossimo, presso il Museo archeologico nazionale di Napoli, sarà allestita la mostra ‘Alessandro Magno e l’Oriente’, interamente dedicata alla figura di Alessandro (356-323 a.C.), l’eroe macedone che in poco più di dieci anni divenne re dell’Asia e dell’Europa. Allievo di Aristotele, Alessandro amò l’uno e l’altro continente, promuovendo, dopo la conquista, la pace e l’unione dei popoli a lui assoggettati. L’esposizione si articola in due spazi: l’Atrio monumentale situato al piano terra e il Salone della Meridiana al secondo piano, con rimandi tematici nei tre giardini storici. Sono esposte circa 170 opere provenienti da ogni angolo del mondo: dalla antica Persia al Gandhara. In mostra ci sono raffigurazioni dello stratega macedone su busti, gemme, sculture, tra cui il busto-erma del Museo del Louvre, copia da un originale di Lisippo, ma anche rari manufatti, che raccontano i macedoni e i persiani, tra cui il Vaso dei Persiani, risalente alla seconda metà del IV sec. a.C., dove è rappresentato l’eterno conflitto, cantato da Omero e poi da Erodoto, tra Europa e Asia, tra Grecia e Persia. A questo si aggiungono i numerosi reperti della collezione permanente del Mann, il solo Museo in cui si conservino tre ritratti del Macedone e tra questi il più prezioso, il Mosaico della battaglia di Isso, dove si ammira l’eroe in sella a Bucefalo, mentre si scaglia contro Dario sull’alto carro. Quest’opera, attualmente in restauro, è sostituita dalla riproduzione posta a tappeto nel salone della Meridiana, nell’area dove è ricostruito l’ambiente della casa del Fauno. “Questo mosaico, che viene restituito al suo splendore, è un’opera iconica, che si trova in qualsiasi libro di storia dell’arte. Raffigura la battaglia di Isso del 333 a.C. ed ha una significato che va oltre la competizione militare tra Alessandro Magno e Daio III, re dei Persiani, perché – ha detto in conferenza stampa il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – sta a dimostrare una certa competizione tra Occidente e Oriente. Alessandro Magno è noto alla storia per le sue aperture, spinse il suo Impero quasi ai confini con l’India. Questo mosaico e questa mostra ci fanno capire, quindi, l’interazione che si è realizzata nel corso dei secoli tra l’Occidente con i suoi valori e la sua civiltà e l’Oriente che, per certi versi, ci ha contaminati”. La mostra è organizzata dal Museo archeologico nazionale di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, in collaborazione con Electa. Curatori sono Filippo Coarelli ed Eugenio Lo Sardo. Promossa dal ministero della Cultura, con il sostegno della Regione Campania, del Parco archeologico del Colosseo e Intesa Sanpaolo, la mostra si avvale della collaborazione del museo delle Civiltà di Roma e del ministero ellenico della Cultura e dello Sport.

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