Morto Giorgio Faletti aveva 63 anni
L’Italia è a lutto per la perdita di Giorgio Faletti scomparso all’eta’ di 63 anni. Laureato in giurisprudenza,Attore, cabarettista, cantante, sceneggiatore, e grande scrittore di successo. Era riuscito a sopravvivere nel 2002 dopo un ictus e a riprendersi bene ma non è riuscito a vincere la battaglia da questa malattia con la quale combatteva da tempo. Ultimamente aveva annullato i suoi impegni di lavoro. Si è spento questa mattina presso l’ospedale Molinette di Torino.
Giorgio Faletti lo ricordiamo per i suoi personaggi come Vito Catozzo, Carlino,collaborazioni con Gaspare e Zuzzurro,Pippo Baudo (Fantastico 1990), Jovanotti, Marisa Laurito e tanti altri. Indimenticabile la sua partecipazione al Festival di Sanremo nel 1994 classificandosi secondo e vincendo il premio della critica con il brano “Signor Tenente”dedicato alle stragi di mafia di Capaci e Via D’Amelio e dove attraverso un accento siciliano era riuscito a lanciare un messaggio forte e dettagliato della situazione del Sud Italia dove si erano verificati degli episodi tragici.
Aveva un grande dono, quello di riuscire anche solo attraverso una parola a trasmettere , amava New York dove si rifugiava spesso per ascoltare musica ma anche per combattere ultimamente la sua malattia. Personaggio ironico che dopo aver ricevuto una macchina da scrivere apri’ il suo cassetto e fece diventare un romanzo “Io Uccido”(piu’ di 4 milioni di copie vendute),
“Niente di vero tranne gli occhi”(tre milioni e mezzo di copie vendute), fuori da un evidente destino, io sono Dio, appunti di un venditore di donne, tre atti e due tempi.
Un altro artista che ci lascia solo fisicamente ma che possiamo solo ringraziare di averci lasciato in eredità i suoi scritti e tanto di sé.
“Anche in questo siamo uguali.
L’unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco.
Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia.
Io no.
Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai.”
“E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?”
“Io uccido..”
04-07-2014
Paola Quattrocchi