Consiglio Atlantico Finlandia: Mar Baltico è “lago della Nato”

Consiglio Atlantico Finlandia: Mar Baltico è “lago della Nato”

Nuove basi dell’Alleanza? “Difficile da prevedere”

Helsinki, 20 apr. (askanews) – Il Mar Baltico in epoca sovietica era detto lago “russo”, oggi è “un lago della Nato, per essere onesti: dopo che la Svezia si unirà alla Nato, sarà un’area Nato unita e non divisa. È un grosso cambiamento”. Lo dice ad askanews senza incertezze Terhi Suominen, segretario generale del Consiglio Atlantico di Finlandia. Suominen è appena rientrata a Helsinki, reduce dalle cerimonie di ingresso della Finlandia nell’alleanza militare, avvenuto il 4 aprile.

L’ingresso è stato un evento storico e un cambiamento molto importante per il Paese, considerato un esempio di neutralità sino al cambio di passo deciso dopo lo shock provocato dall’invasione russa dell’Ucraina. E anche se non si è concretizzato quello che la Finlandia aveva auspicato, ovvero un ingresso “mano nella mano” di Helsinki e Stoccolma nell’alleanza militare, Suominen resta ancora “ottimista”: possibile che la Svezia entri nella Nato prima del vertice dell’alleanza di luglio a Vilnius “ma probabilmente subito dopo” le elezioni presidenziali in Turchia, previste il 14 maggio.

In queste ore il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin, durante una visita ufficiale in Svezia, ha sollecitato Budapest e Ankara a ratificare la richiesta di adesione alla Nato di Stoccolma, prima del vertice di luglio a Vilnius (11-12 luglio). “Non vedo l’ora di chiamare la Svezia ‘alleato della NATO’”, ha twittato Austin ieri pomeriggio.

Alla domanda “quando entrerà secondo lei la Svezia nella Nato?” Suominen afferma di pensare “che entrerà, difficile dire quando. Io credo che possa accadere prima del summit di Vilnius, l’11 e il 12 luglio. Alcune voci dicono che non avverrà entro il vertice, ma accadrà di sicuro. Prima o poi”. Poi incalzata su cosa dovrebbe accadere affinchè in particolare la Turchia dia luce verde, aggiunge: “Penso che la chiave di tutto sia nella testa del signor Recep Tayyip Erdogan. Abbiamo le elezioni in Turchia il 14 maggio. Quindi, vedremo che cosa accadrà in queste elezioni; la maggioranza si aspetta che non accada nulla prima del voto, ma probabilmente subito dopo. Vediamo come andranno le elezioni e il risultato di esse”.

Intanto le esercitazioni militari attualmente in corso in Svezia sono una “preparazione” all’ingresso del Paese nell’Alleanza, che per ora ha lo status di “Paese invitato”. In questi giorni si sono fatte notare due fregate della NATO, attraccate a Helsinki fino a domenica scorsa. “Ci sono diverse esercitazioni in corso: è la prima volta ad esempio che la Finlandia partecipa a quelle navali come Paese Nato. Quindi questo è un momento storico per la Nato, ma anche per la Finlandia. In Svezia ci sono diverse esercitazioni in corso, con migliaia di uomini: è una preparazione al fatto che la Svezia sarà un Paese Nato” dice Suominen. Per poi aggiungere sul significato di tali esercitazioni: “in primo luogo è un messaggio di solidarietà da parte della Nato alla Svezia e in secondo luogo la Svezia è già Paese invitato ad entrare nella Nato. Lo status è quindi quello di un Paese ‘quasi’ Nato. E quindi è come concretizzare che la Svezia diventerà Paese Nato”.

Al momento sono in corso esercitazioni navali nella parte meridionale del Paese e sull’isola strategicamente importante di Gotland, che non sono sicuramente sfuggite all’occhio attento della Russia. Più di 26.000 soldati provenienti da 14 paesi, inclusi gli Stati Uniti e Paesi NATO come Francia e Germania, partecipano a settimane di esercitazioni “per aria, a terra e in mare”, secondo una dichiarazione delle forze armate svedesi. Le operazioni di volo sono effettuate in tutta la Svezia e nel Mar Baltico.

Interrogata sulla possibilità di future basi dell’Alleanza in Finlandia Suominen afferma: “difficile da prevedere, ma io credo che una (base) strategica sarebbe un segnale molto forte. Dobbiamo ricordare che l’ingresso della Finlandia nella Nato ha raddoppiato i confini diretti (dell’Alleanza) con la Russia. Quindi questo è già un segnale forte abbastanza. Ora questo è un confine della Nato con la Russia. Sulla parte finlandese, ma anche sulla parte russa: vuol dire che ci sono differenti disposizioni che sono in atto. Abbiamo in corso alcune esercitazioni nell’area finlandese, che per la prima volta si tengono come membri della Nato. È una nuova era”.

(Di Cristina Giuliano e Serena Sartini)

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