E’ nata “Piwi Italia”, gruppo che promuove i vini da vitigni resistenti
In Italia registrate 36 varietà. Le aziende sono 165 e producono 290 vini
Milano, 12 apr. (askanews) – E’ nata Piwi Italia, un gruppo di lavoro formato da vignaioli nostrani che coltivano vitigni resistenti alle malattie fungine. La prima pietra della sezione italiana della Piwi International è stata posata nel corso della 55esima edizione di Vinitaly che si è conclusa nei giorni scorsi a Veronfiere.
Oggi in Italia sono iscritte al registro nazionale delle varietà di vite per vino 36 varietà, 18 a bacca rossa e 18 a bacca bianca. Le Regioni che hanno autorizzato la coltivazione di queste varietà (in parte o tutte) sono Abruzzo, Provincia di Bolzano, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, e la provincia di Trento. Le aziende che coltivano Piwi sono 165 e commercializzano 290 vini, con una superficie vitata stimata di alcune migliaia di ettari. Nel 2022 sono stati realizzati in Italia quasi quattro milioni di innesti delle varietà Piwi.
Scopo di “Piwi Italia” è quello di promuovere i prodotti ottenuti dai vitigni Piwi e di diffondere la coltivazione delle varietà resistenti anche nelle altre regioni, “supportando queste richieste con informazioni scientifiche, tecniche viticole ed approfondimenti economici per rendere la viticoltura più sostenibile”. L’organo di gestione del gruppo di lavoro in Italia sarà composto da due rappresentanti per ogni regione o provincia autonoma, a cui potranno iscriversi tutte le persone interessate a seguire e tenersi aggiornati sulla viticoltura ed enologia dei vitigni Piwi.
Piwi International è nata nel 1999 come gruppo di lavoro su iniziativa di Pierre Basler, ha sede a Wadenswill (Svizzera) e conta su 16 delegazioni.